Tag: mal di testa

“CELLULARI, WIFI & Co”, 8 luglio 2016 – serata informativa

 

Venerdì 8 luglio 2016
dalle ore 21:00

Auditorium Santa Chiara
via F. Cane, 31 – Casale Monferrato (AL)

Serata informativa sull’uso consapevole di cellulari, wifi, ecc.,
e i rischi potenziali per la salute.

Organizzata dalle associazioni
Mamme in Cerchio, L’Albero di Valentina, Passi di Vita Onlus,
con il patrocinio
del Comune di Casale  Monferrato e dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Alessandria.

con la partecipazione
del Dr. Paolo Orio e del Dr. Sergio Crippa
della
Associazione Italiana Elettrosensibili

[Per maggiori dettagli, vedere la locandina qui sotto.
Cliccare sulla immagine per ingrandirla.]

Elettrosensibili

Una presentazione della serata su “Il Monferrato”, di Marco Bertoncini.

[Cliccare sulla immagine per ingrandirla.]

Elettrosensibili

Wireless computers positioned close to the body could expose the users to similar levels of radiation as mobile phones

22 June 2016 – “Omega News”

From : Stop Smart Meters! UK

Please see attached by Dr Sarah Starkey which shows some comparisons between cell phones and Wi-Fi devices.  Specifically in relation to dosage, it is not necessarily the router that we need to be most concerned about, but the handheld device, e.g. iPad.
Quote:
Average maximum SAR for a sample of 358 digital mobile phones is 1.02 W/Kg in 1g tissue
(sarvalues.com; adult); iPad maximum SAR on Wi-Fi is 1.19 W/Kg in 1g tissue (iPad Information
Guide; adult). Thus, wireless computers positioned close to the body could expose the users to
similar levels of radiation as mobile phones.
Dr Starkey’s calculations show that iPads can expose children to as much (if not more) radiation than cell phones, especially when considering usage on the lap.
 
My understanding is that iPads, unlike some cell phones (e.g. iPhone 5s), do not have the means to reduce power selectively based on proximity to the nearest router — they emit maximum power constantly.
I have included the 2B document referred to as well which compares with tobacco.
Mike

Stop Smart Meters! UK

Informant: André Fauteux

Elettrosensibili
Accurate Information.pdf
371 KB

Elettrosensibili
2B.pdf
92 KB

Source/Fonte:

https://groups.google.com/forum/#!topic/omeganews/bk-casnKtQQ

US Naval Medical Research Institute Studies – 1972

[EN]

This US Navy report from 1972 documents the connection of 122 bioeffects to microwaves. Dr. Zorach Glaser, PhD of the US Navy presented a research report covering more than 2,200 studies, which link weak wireless signals (microwave radiation) to more than 122 biological effects. “Bibliography of Reported Biological Phenomena (Effects) and Clinical Manifestations attributed to Microwave and Radio-Frequency Radiation.”

 

SEPARATORE AIE x sito

 

[IT]

Questo rapporto della Marina degli Stati Uniti del 1972 documenta il nesso tra 122 bioeffetti e le microonde.
Il Dr. Zorach Glaser, PhD della Marina degli Stati Uniti ha presentato un rapporto di ricerca che copre più di 2.200 studi, i quali collegano i segnali wireless deboli (radiazione a microonde) a più di 122 effetti biologici.
“Bibliografia dei Fenomeni Biologici Riferiti (Effetti) e delle Manifestazioni Cliniche attribuiti alla Radiazione in Microonde e Radiofrequenza.”



Click on the picture below to access the PDF file of the research report/Cliccare sulla immagine sottostate per accedere al file PDF del rapporto:

Elettrosensibili

 


Source/Fonte:  https://apps.dtic.mil/sti/citations/AD0750271   

 

 

LOCANDINA – consigli per ridurre la esposizione alle Radiofrequenze

ElettrosensibiliRealizzata con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Lecce dal Comitato Lecce Via Cavo, insieme alle Associazioni Consumatori Codacons e Codici, a Csv Salento e all’Associazione Italiana Elettrosensibili, questa locandina nasce dalla necessità di informare la popolazione sui possibili rischi per la salute derivanti dall’uso di cellulari, smartphone, tablet, telefoni cordless, apparecchiature Wi-Fi e Wireless in genere, anche per livelli di esposizione alle Radiofrequenze/Microonde inferiori ai limiti di legge.

Le Radiofrequenze/Microonde, utilizzate dalle apparecchiature Wireless, sono state classificate nel 2011 come “possibile cancerogeno per l’uomo” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.), afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.).

Da più parti è stato invocato il Principio di Precauzione, secondo il quale, in attesa di ulteriori informazioni, è importante adottare misure pratiche per ridurre l’esposizione a queste fonti di inquinamento ambientale.

Numerose sono le evidenze scientifiche (vd. la nostra sezione Riferimenti scientifici, dove ne viene riportata una parte) che correlano l’esposizione alle Radiofrequenze/Microonde con: danni al DNA, insorgenza di tumori maligni al cervello, malattie neurologiche e neurodegenerative, alterazioni del ritmo cardiaco, deficit di apprendimento e di memoria, disturbi cognitivi, mal di testa, insonnia, sintomi di Elettrosensibilità, infertilità, diminuzione dell’udito e tinnito, autismo nei bambini e molto altro.
Sono tra l’altro recentemente stati pubblicati i primi risultati di un importante studio condotto dall’ente governativo statunitense National Toxicology Program, costato finora ben 25 milioni di dollari, dai quali si evince un incremento significativo di due tipi di cancro nei ratti esposti alle Radiofrequenze/Microonde: Glioma (tumore della glia del cervello) e Schwannoma (tumore maligno del cuore).

I bambini andrebbero maggiormente tutelati, perché sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi delle Radiofrequenze in quanto la loro gracile costituzione e la loro esposizione precoce determinano un rischio maggiore di manifestare tumori e malattie neurodegenerative in età adulta.

La locandina sarà diffusa nelle farmacie di Lecce e provincia, in altri esercizi commerciali e negli studi medici.

Chiunque può contribuire alla sua diffusione scaricando e stampando il file in alta qualità il cui link trovate in calce alla pagina.
Il formato consente una stampa ottimale anche di locandine di grandi dimensioni (A3-A2).

SCARICA QUI

LECCE: UN PASSO AVANTI NELLA LOTTA ALL’ELETTROSMOG

14 giugno 2016 – “www.terranuova.it”

Con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Lecce, il Comitato Lecce Via Cavo, insieme alle Associazioni Consumatori Codacons e Codici, a Csv Salento e all’Associazione Italiana Elettrosensibili, ha realizzato la locandina “Dai voce al tuo cervello”.

Lecce: un passo avanti nella lotta all'elettrosmog

«L’iniziativa nasce dalla necessità di informare la popolazione sui possibili danni alla salute legati all’uso di cellulari, cordless, tablet, wifi, etc. – spiegano i promotori – Le radiofrequenze, utilizzate dalla tecnologia senza fili sono state classificate nel 2011 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), afferente all’Organizzazione Mondiale per la Salute (OMS), come “possibile cancerogeno per l’uomo”. In quell’occasione il direttore della IARC ha affermato che “in attesa di ulteriori informazioni è importante adottare misure pratiche per ridurre l’esposizione, per esempio usando gli auricolari e i messaggi non in voce”. Da allora sono emerse nuove evidenze scientifiche che correlano l’esposizione alle radiofrequenze con l’insorgenza di tumori maligni al cervello, disordini neurologici, danni al Dna, diminuzione dell’udito, sintomi di elettrosensibilità, alterazioni del ritmo cardiaco, insonnia, cali di memoria, disturbi cognitivi, etc.».

«La locandina, che sarà diffusa nelle farmacie di Lecce e provincia, ed anche in altri esercizi commerciali e studi medici, suggerisce alcuni comportamenti per ridurre la propria esposizione alle radiofrequenze, come quello di tenere lontano il cellulare quando si aspetta la connessione o mentre si invia un sms, o spegnere il wifi quando non è in uso, soprattutto durante la notte per evitare disturbi del sonno, staccando la spina. I bambini andrebbero maggiormente tutelati, poiché sono particolarmente vulnerabili alle radiofrequenze e per la loro esposizione precoce corrono un rischio maggiore di manifestare in età adulta malattie neurodegenerative e tumori. L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Lecce, da sempre sensibile e attento alle problematiche sanitarie ricopre ancora una volta un ruolo di primo piano nella tutela della salute pubblica e della prevenzione delle malattie. L’uso del cellulare e dei dispositivi wifi è diffusissimo ma pochi conoscono i reali danni alla salute che ne potrebbero derivare, anche per livelli di esposizione inferiori ai limiti di legge. Tantissimi studi sono stati realizzati dal 2011 in poi. Ultimo in ordine di tempo è quello condotto dall’ente governativo statunitense National Toxicology Program e costato fino ad ora 25 milioni di dollari. I primi risultati, pubblicati qualche giorno fa, hanno evidenziato un incremento significativo di due tipi di cancro nei ratti esposti alle radiofrequenze: glioma (tumore delle cellulari gliali del cervello) e schwannoma maligno del cuore. Anche uno studio recente condotto dall’Istituto Ramazzini di Bologna ha evidenziato un aumento significativo di schwannoma maligno del cuore nei ratti esposti a campi elettromagnetici di bassissima frequenza. Il professor David Carpenter, direttore dell’Istituto per la Salute e l’Ambiente dell’Università di Albany (New York) ha affermato: “Siamo a un punto di svolta. Sarà molto difficile per i negazionisti non riconoscere l’associazione tra radiofrequenze e tumori”».

 

elettrosmogregole

Fonte:

Lecce-un-passo-avanti-nella-lotta-all-elettrosmog

Scuola digitale, il progetto cresce. Protestano i genitori anti wifi

15 maggio 2016 – “www.quotidianodipuglia.it”/Lecce, di Stefano Martella

Scuola digitale, il progetto cresce. Protestano i genitori anti wifi

Digitalizzare Lecce, digitalizzare le scuole e le nuove generazioni. È stato questo l’obiettivo portante di Code4Lecce Day, incontro tenutosi ieri mattina alle Officine Cantelmo ed evento conclusivo di #HPECode4Lecce, progetto del Comune di Lecce, con l’Assessorato alle Politiche Comunitarie e Assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con HP Enterprise, azienda leader nel settore delle attrezzature informatiche.
Il progetto punta a innovare tutta la filiera educativa: dalla scuola primaria alla formazione professionale, supportando con tecnologie innovative i modelli pedagogici e didattici. Insomma, insegnanti e alunni avranno a che fare sempre di più con una istruzione digitalizzata. Infatti, nell’ambito del progetto, più di mille bambini delle scuole leccesi hanno partecipato ad incontri di coding, ovvero a giochi di programmazione informatica.
Inoltre altri incontri sono stati pensati per formare i docenti su queste nuove tecnologie.

Oltre alla formazione, il progetto prevedeva una fase di vera e propria fornitura accessoria. Per questo sono stati installati 49 hotspotswifi gratuiti sugli istituti scolastici e altri luoghi culturali. Poi, sempre ieri mattina, ai dirigenti scolastici sono stati consegnati centinaia di tablet, robottini elettronici e pc.
In futuro verrà previsto anche il rilascio di 1750 certificazioni digitali, delle quali una prima parte è già stata prenotata dalle scuole per i loro studenti, mentre una seconda sarà destinata a cittadini leccesi. Soddisfazione è stata espressa dal’assessore Alessandro Delli Noci: «Creare una cittadinanza digitale era l’obiettivo iniziale del progetto e certamente abbiamo gettato delle buone basi, con un investimento enorme nella formazione e nelle infrastrutture digitali – afferma l’assessore – Dal binomio innovazione e cultura passa il futuro di questa città e la sua ribalta nazionale ed internazionale. Abbiamo contribuito fattivamente alla formazione di cittadini digitali protagonisti e consapevoli».

Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico, era presente all’incontro ed esprime la sua soddisfazione per il progetto e per la sinergia con cui due enti pubblici hanno collaborato per il territorio: «Formare il cittadino digitale: questo è un compito importantissimo non più rinviabile – commenta Capone -. Perché il mondo cambia rapidamente e i giovani devono essere pronti ad affrontarlo.
Se vorranno creare un’impresa o lavorare come manager, per ogni ruolo sarà indispensabile conoscere queste tecnologie. Ma il circolo virtuoso deve prevedere che anche i servizi siano resi in modo digitale e, quindi,formare le competenze è fondamentale».

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LA CONTESTAZIONE

«Perché irradiamo i nostri bambini se li amiamo?». Era questa la domanda provocatoria che i componenti del Comitato “Lecce Via Cavo” – un collettivo di genitori contrari all’utilizzo della tecnologia wifi nelle scuole – ponevano sopra alcuni volantini che hanno distribuito all’interno delle Officine Cantelmo, mentre sul palco si avvicendavano
gli ospiti. Altri hanno mostrato dei cartelloni di protesta.
L’intento è stato quello di accendere un faro sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche sulla popolazione, specialmente quella più piccola.

«Il Comune installa 50 nuove antenne sugli edifici scolastici e promuove la tecnologia wifi anche all’interno
delle scuole, ignorando gli avvertimenti sulla salute provenienti dalla scienza internazionale ed esponendo la popolazione studentesca ad un rischio maggiore di manifestare in età adulta danni neurologici e tumori – dice Fabia del Giudice, rappresentante del comitato -. Particolare attenzione va rivolta ai bambini: i loro corpi sono più piccoli, le ossa del cranio sono più sottili e il loro sistema nervoso è in via di sviluppo. Nel 2014 il dottor Miller, consulente dell’Oms e del National Cancer Institute, ha affermato che le radiazioni wireless, provenienti ad esempio da wifi o tablet, non devono entrare nelle scuole, soprattutto nelle primarie». Sono tanti i motivi che spingono i membri del comitato a manifestare il loro scetticismo sull’utilizzo di questa tecnologia nelle scuole. Non c’è solo il rischio di contrarre tumori, a spaventare sono anche altri disturbi. «Nei bambini l’uso precoce può influire negativamente su attenzione, memoria e sviluppo del linguaggio – continua del Giudice -. Pc e tablet diminuiscono la capacità di leggere e scrivere correttamente. Per l’Accademia degli studi di Francia producono crisi nel ragionamento induttivo. Altri studi hanno evidenziato l’insorgenza di demenza digitale in bambini e adolescenti assidui utilizzatori di apparecchiature elettroniche. Quindi chiediamo che questa tecnologia venga usata con razionalità, soprattutto in luoghi come la scuola».

Fonte:

scuola_digitale_lecce_progetto_protestano_genitori_wifi

Vicinity to wireless radiation sources and the prevalence of various health problems – a pilot survey

3 April 2016 – “Mobilfunk Newsletter – EMF Omega News”, by Olle Johansson

Please, find an accepted abstract for an upcoming conference, http://www.woncaeurope2016.com/ .

Siersma V, Nicolaisdottir DR, Vivian LMH, Johansson O, “Vicinity to wireless radiation sources and the prevalence of various health problems – a pilot survey”, 21th WONCA (World Organization of National Colleges, Academies and Academic Associations of General Practitioners/Family Physicians) Europe Conference 2016, Copenhagen, Denmark, June 15-18, 2016 (abstr.)

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Here is the actual abstract text:

Vicinity to wireless radiation sources and the prevalence of various health problems – a pilot survey

Siersma V1, Nicolaisdottir DR1, Vivian LMH1, Johansson O2

1The Research Unit for General Practice and Section of General Practice, Department of Public Health, University of Copenhagen, Copenhagen, Denmark

2The Experimental Dermatology Unit, Department of Neuroscience, Karolinska Institute, Stockholm, Sweden

Background and aim: A rise in exposure to electromagnetic fields (EMF) in the general population in the last two decades (e.g. from wi-fi and mobile phone networks) coincides with a rise in prevalence of a broad array of health symptoms; often of allergic/asthmatic/oversensitivity character. Evidence is building up indicating that EMF exposure indeed is the cause of this increase, but possible harmful effects of EMF may present differently in different people and adaptation may occur. The aim of the present pilot study is to survey the possible associations between various common EMF exposure sources and a broad array of symptoms and signs. Moreover, this study will test the usefulness of a questionnaire constructed for the purpose and provide data to design larger future studies.

Methods: An electronic questionnaire asking into EMF exposure sources and subjective symptoms was posted to special interest websites. For five EMF exposure sources (mobile phone, wi-fi, occupational exposure, energy-saving lightbulbs, mobile phone towers) we assessed the association with each of seventeen health problems (e.g. sleep, cognitive, eye problems) in logistic regression models, adjusted for sex, age, urbanicity and smoking status.

Results: Sixty people responded. Significant associations were seen for a nearby mobile phone tower (more cognitive, head, eye, body and skin problems) and for constant wi-fi presence (less cognitive, eye, mouth, skin, lung and immune system problems).

Conclusions: Several significant associations were found in this broad pilot survey of possibly EMF-related health problems. Mobile phone towers seem to be the most problematic of the various EMF exposure sources; this association may well be confounded by attribution bias. The counterintuitive association of fewer symptoms with increased presence of wi-fi may be explained by selection and adaptation since the questionnaire was electronic, and people can shift to cable-based internet at home when they claim wi-fi is affecting them.

Olle Johansson, associate professor
The Experimental Dermatology Unit
Department of Neuroscience
Karolinska Institute
171 77 Stockholm
Sweden

Source/Fonte:

https://groups.google.com/forum/#!topic/mobilfunk_newsletter/-jIWx0PYEYw

Tyler Hoffmann – Colwood, BC [another negative story about Wi-Fi in schools]

[Una storia un po’ datata che vale comunque la pena di leggere.]

August 15, 2013 – “electroplague.com”, by Kim Goldberg

8-year-old Tyler Hoffmann (Photo by Janis Hoffmann)

Eight-year-old Tyler Hoffmann has energy to burn. And his backyard trampoline, bike, basketball, and hockey stick each get a thorough workout on the afternoon I visit him at his grandmother’s home near Victoria, BC.

But in April 2012, a different story was unfolding. Tyler began coming home from Sangster Elementary School in the Sooke School District with extreme headaches and fatigue. And he was having trouble sleeping at night.

When asked to touch the part of his head that hurt, he would point to the top, his mother Lori recalls. But as the headaches grew worse over the next few weeks—to the point of nausea—Tyler was no longer able to touch the source of it, stating it was now in the middle of his head.

“After a few weeks of using Advil and Tylenol to alleviate the severe pain in Tyler’s head, we knew something was seriously wrong,” Lori says.

The following month, she discovered what it was.

“We accidently discovered, through another parent, that the school district had just finished installing commercial wi-fi networks throughout every school,” Lori explains. “This was done without informing parents. We were denied any opportunity for input,” she adds.

Tyler’s pediatrician recommended that the school shut off the wi-fi router closest to Tyler’s classroom, so that Tyler could remain in school and complete Grade 2 with his friends.

The school’s wi-fi routers, all active and transmitting day and night, were not being used at the time (and still aren’t) because there were no computers to connect them to. So the request from a doctor to turn off a single unused router seemed simple enough, Lori thought. The Sooke School District did not agree.

School District usurps parental choice on wireless radiation

“The Assistant Superintendent told us that the router would not be turned off but would stay on 24/7 because they did not want to set a precedent,” Lori recalls. “I don’t have a cell phone, wireless router, cordless phone, wireless keyboard, wireless mouse or any other wireless devices in my home because I have made the choice of not exposing my children or myself to microwave radiation. The school district has now decided for me that Tyler will be exposed to it,” she says.

Tyler Hoffmann - back to normal once removed from his wi-fi'ed school. (Photo © Kim Goldberg)

Lori pulled Tyler out of school that same day rather than risk his health any further. And upon doing so, she was promptly informed by the school principal that Tyler’s teacher was under no obligation to give Tyler homework, marking, or evaluation so that he could complete Grade 2.

“After we removed Tyler from school, his headaches and associated nausea completely stopped,” says Lori.

In September 2012, his mother enrolled Tyler in an elementary school in the neighboring Victoria School District, where there would be no wi-fi router in his classroom.

Free from the toxic effects of commercial wi-fi in the classroom, Tyler performed at the top of his math and reading classes at his new school.

Tyler Hoffmann (Photo by Janis Hoffmann)

But transferring Tyler to an out-of-district school is, at best, a temporary solution, and does nothing to help the 8,500 other students in the Sooke School District. So Tyler’s family along with the Jeskes (another local family with electrosensitive children) have launched a legal challenge in an attempt to make Sooke School District classrooms safe for all children. Read their legal brief here.

The Hoffmann and Jeske families seek, at the very least, to bring the Sooke School District into compliance with the policies adopted in 2012 by the BC Confederation of Parent Advisory Councils, which call for a moratorium on installation of further wi-fi in BC schools plus a minimum of one school at each level in each district to be free of wi-fi to accommodate electrosensitive students.

“unlawful to experiment on children”

Tyler & his sister Julianna with both be attending schools in the Victoria School District to avoid wi-fi in classrooms. (Photo © Kim Goldberg)

“It is unethical and unlawful to experiment on children,” says Tyler’s grandmother Janis Hoffmann. “Wi-fi is an unregulated technology that has not been tested for safety for children in schools,” she adds. “Parents have not been informed of the risks and have never been asked to sign a consent form. Ironically, the student field trips are explained in great detail, requiring parents to sign a permission slip before children are permitted to attend.”

Tyler and his five-year-old sister Julianna will each attend school in the Victoria School District in September 2013 where they will not be exposed to wireless radiation from commercial wi-fi routers in their classrooms.

To donate to the legal fund for electrosensitive children sickened by wi-fi in schools, go here.

Text and images © Kim Goldberg 2013 (unless images are otherwise credited)

(Tyler Hoffmann’s story will be included in Kim Goldberg’s forthcoming book REFUGIUM: Wi-Fi Exiles and the Coming Electroplague, due out in 2014. Read more people’s stories here.)

Source/Fonte:

http://electroplague.com/2013/08/15/tyler-hoffmann-colwood-bc/