
Storica sentenza della Corte di Appello di Torino
Una attenta analisi dell Arch Laura Masiero, Presidente di A.P.P.L.E. sulla sentenza della Corte di Appello di Torino
Buonasera a Tutti,
Una attenta analisi dell Arch Laura Masiero, Presidente di A.P.P.L.E. sulla sentenza della Corte di Appello di Torino
Buonasera a Tutti,
Grazie al notevole ed encomiabile lavoro svolto dal ns Referente Regionale per la Calabria, Paolo Giunta, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha approvato una mozione rivolta alla Regione a favore del riconoscimento della malattia come malattia rara.
Ecco un bel libro scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini su questo cruciale e sofferto dilemma (molto sentito allo interno di una famiglia con adolescenti in pressing per … avere il proprio cellulare) …
I due Autori sono medici e psicoterapeuti della età evolutiva con tanti libri pubblicati in questi anni.
Facciamo una sintesi …
LO SMARTPHONE…:
1- NON E’ ADATTO AI LORO BISOGNI
2- RIDUCE LA PROBABILITA’ DI SUCCESSO SCOLASTICO
3- INTERFERISCE CON LO SVILUPPO DELLA MENTE IN ETA’ EVOLUTIVA
4- IMPATTA SULLO STATO DI SALUTE ORGANICA DEI NOSTRI FIGLI
5- RIDUCE LE COMPETENZE EMPATICHE
6- INFLUISCE SULLE REAZIONI EMOTIVE
7- CREA ANSIA E DIPENDENZA
8- GENERA DISEDUCAZIONE SESSUALE
9- INTERFERISCE CON IL BISOGNO DEL SONNO
10- NON AUMENTA IL SENSO DI PROTEZIONE E SICUREZZA
Lo si può compare in libreria oppure
in IBS.it https://www.ibs.it/vietato-ai-minori-di-14-libro-alberto-pellai-barbara-tamborini/e/9788851179250
qui il link ad un post di una delle società che stanno promuovendo sistemi di comunicazioni basato sul VLS Visual Light Communication, detto anche LiFi.
E’ forse l’unica società che non ha paura di parlare di danni da elettrosmog !
Riportiamo due documenti prodotti dall’Arch Laura Masiero Presidente di APPLE che commentano quanto accaduto e quindi (ri)propone il percorso già presentato insieme all’Avv Stefano Bertone nel 2019 alla Camera dei Deputati, che prevede vari passi con al centro la predisposizione di un Regolamento Comunale.
Qui il link al commento della Presidente
Questo studio è stato redatto dalla dott.ssa Fabia Del Giudice, Consigliere di Associazione Italiana Elettrosensibili.
fabiadelgiudice@gmail.com
aprile 2020
Intervista da parte del webzine Come Don Chisciotte al Dr. Paolo Orio, Presidente di Associazione Italiana Elettrosensibili
Riteniamo cosa gradita per i ns soci mettere a disposizione un intervento fatto dal costituzionalista Prof Michele Carducci ad un recentissimo webinar organizzato da ISDE.
Qui il link LINK
Il contributo del Professore è molto ‘alto’: ovvero che le rivendicazioni vanno portate al livello costituzionale, che al di sopra delle leggi (che possono belle o brutte …).
Con il 5G si ledono due fondamentali diritti: di informazione su il cosiddetto ‘ignoto tecnologico’ ed il diritto a non subire trattamenti obbligatori, come quelli legati alla pervasività e la ubiquità del segnale.
Da ascoltare con attenzione ed interesse.
“Il sonno della ragione genera mostri” afferma Norberto Bobbio, riprendendo il titolo di una famosa incisione di Francisco de Goya.
Nel caso della scuola materna di Castellanza (Varese), il sonno della ragione genera guinzagli elettronici. Un sogno economico per chi li produce, un incubo per chi è costretto a indossarli.
L’idea di insegnare ai bambini la necessità di mantenere la distanza dagli altri con un “guinzaglio elettronico da polso” insegnerà loro la sudditanza, e rafforzerà l’idea di essere portatori di pericolo e che anche gli altri costituiscano un pericolo per la sua incolumità. Una vera bomba a orologeria che mina l’autostima e la fiducia nel prossimo.
Ma non finisce qui. Il “guinzaglio da polso” funziona con tecnologia bluetooth, che emette radiazioni alla frequenza di 2,4 GHz.
L’esposizione a questo tipo di radiazioni (2,4 GHz) , pur essendo di bassa intensità, provoca stress ossidativo, alterazione dello sperma con riduzione della fertilità, alterazioni neurologiche (con modificazioni dell’attività bioelettrica del cervello), apoptosi, danni al Dna, alterazioni del sistema endocrino, flusso massivo di ioni calcio attraverso la membrana cellulare [Pall, 2018; Wilke, 2018].
Ed è proprio nei confronti dei bambini che dobbiamo prestare particolare attenzione: i loro corpi sono più piccoli, le ossa del cranio sono più sottili, la massa encefalica è minore quindi è soggetta a maggior penetrazione e diffusione delle radiazioni [Morgan et al., 2014; Gandhi et al., 2012].
Inoltre il sistema nervoso e immunitario dei bambini è in rapido sviluppo (il cervello continua a svilupparsi fino ai vent’anni) e il processo di mielinizzazione nervosa non è completo [Kaplan et al., 2016].
La diminuita capacità di riparazione del Dna e l’incremento di danni al Dna dovuti alle radiofrequenze aumenta nei più giovani il rischio di contrarre malattie neurodegenerative e tumori [Markovà et al., 2010; Hardell 2017].
Sono stati inoltre rilevati disturbi cognitivi, dell’apprendimento e della memoria per esposizione a radiofrequenze di bassa intensità [Deshmukh et al., 2015; Calvente et al., 2016].
Allora, informiamoci sui potenziali danni alla salute mentale e fisica della tecnologia wireless prima di imporre l’utilizzo di dispositivi di questo genere, svegliamo la nostra ragione e il nostro senso critico, e non permettiamo che I nostri figli siamo tenuti al guinzaglio.
Il braccialetto elettronico è stato fino ad oggi usato come alternativa alla detenzione. I bambini dovrebbero indossarne uno simile, pagandone per di più il costo economico e sanitario. Devono forse scontare una pena per una colpa mai commessa?
Laura Masiero presidente Laura Masiero, presidente Applelettrosmog
Fabia Del Giudice, consigliera provinciale Isde Lecce
Patrizia Gentilini, ISDE Italia
Paolo Orio, presidente Associazione Italiana Elettrosensibili
La vertenza del Sig. Romeo, ex dipendente di Telecom Italia, affetto da neurinoma causato da uso intensivo e prolungato del telefono cellulare per motivi lavorativi ha avuto un secondo successo nella Corte di Appello di Torino, dopo la sentenza di primo grado presso il Tribunale di Ivrea.
La testo della sentenza è un ‘capolavoro’!
Si enfatizza la validità della ricerca scientifica INDIPENDENTE, la validità degli studi epidemiologici ed i risultati della soerimentazione su animali condotta da NTP e Ramazzini.
Sviluppa il concetto di causalità pur non essendo disponibili delle certezze assolute.
Si rimanda al testo della sentenza, con evidenziazioni delle parti più significative.
La stampa italiana, le TV ed i media, nella stragrande maggioranza hanno sminuito la valenza di tale risultato.
La Associazione ha emesso un comunicato stampa
I gestori della telefonia passano all’incasso!
I commenti riportati ieri da molti notiziari TV, dalla stampa e da vari siti di informazione web evidenziano come la stragrande maggioranza degli stessi siano vincolati alle entrate pubblicitarie: quale è il comparto economico che investe di più in pubblicità? Lascio ai lettori la risposta …!
La sentenza della Corte d’Appello – che ritengo NON sia stata minimamente letta da nessun giornalista! – esprime con grande precisione e profondità il giudizio della Corte sul nesso causale tra l’uso intensivo di un telefono cellulare e la genesi di Neuromi acustici (tumori) nella parte destra, dove la vittima, Sig. Romeo, poggiava il suo telefono cellulare.
Il risultato del confronto tra i Consulenti d’Ufficio (nominati dal Giudice), ed i consulenti di parte sia del Sig. Romeo che dell’INAIL ha portato alla conclusione che:
“con criterio di elevata probabilità logica, si possa ammettere un nesso eziologico tra la prolungata e cospicua esposizione lavorativa a radiofrequenze emesse da telefono cellulare e la malattia denunciata dal periziato all’INAIL (neurinoma dell’ottavo nervo cranico destro)”
Leggendo la sentenza si evince che, giustamente, sono state portate dai consulenti dell’INAIL tutte le possibili e più disparate argomentazioni per sminuire gli studi epidemiologici presentati, la validità degli studi su animali (NTP, Ramazzini), la valutazione sulla stima del tempo di utilizzo del telefono, etc etc. Punti dialetticamente e competentemente contestati senza dubbi.
Anche lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità (rapporto ISTISAN 19/11) del 2019, grazie alla disanima compiuta dall’ISDE (Medici per l’ambiente), nei mesi scorsi, è stato praticamente demolito.
Un altro punto essenziale (come del resto già colonna portante della sentenza della Cassazione di Brescia del 2012 su analoga causa tumore-telefono cellulare ) è quanto riportato dai Consulenti d’Ufficio sulla oggettiva valutazione dei risultati scientifici di “autori che non hanno dichiarato l’esistenza di conflitti di interesse invece sussistenti e che debba essere dato maggior peso ai risultati di studi condotti da ricercatori esenti da tali conflitti, come ad esempio gli studi effettuati da Hardell e collaboratori”
Concludendo,
l’Associazione italiana Elettrosensibili auspica, come detto dal Sig. Romeo in alcune interviste, che si attui quanto già legiferato nel lontano 2001 ovvero la etichettatura di pericolosità degli strumenti wireless.
Giorgio Cinciripini, Paolo Orio