Categoria: Informazioni

DANNI DA TECNOLOGIA WIRELESS NELLE SCUOLE

 

          

 a cura della dott.ssa Fabia Del Giudice

fabiadelgiudice@gmail.com

 

versione LUGLIO 2020

 

Abbreviazioni:

CEM: Campo ElettroMagnetico – in inglese EMF (ElectroMagnetic Field)

EHS: Elettrosensibilità  (Electro HyperSensitivity)

ELF: Frequenza bassissima (Extremely Low Frequency)

MCS: Sensibilità Chimica Multipla (Multiple Chemical Sensitivity)

MO: Microonde; range di frequenza da 300 MHz a 300 GHz

RF: RadioFrequenze; range di frequenza da 100 kHz a 300 GHz

SAR: Tasso di Assorbimento Specifico (Specific Absorption Rate)

SSC: Sindrome di Sensibilità Centrale

SRB: Stazione Radio Base

 

“Non illudiamoci: esiste sempre la possibilità che le tecnologie informatiche digitali provochino danni allo sviluppo fisico, mentale e sociale dei più giovani, causando peraltro l’insorgere di una dipendenza. È stato dimostrato. I meccanismi sono molteplici e si assommano fino a diventare « attentati » prima di tutto alla nostra motricità grossolana e fine, alla sensorialità, allo sviluppo dell’empatia e del linguaggio e in un secondo momento anche allo sviluppo delle funzioni esecutive, vale a dire autocontrollo, fiducia in sé, autosufficienza, forza di volontà e capacità di elaborare piani e metterli in atto. In ambito cognitivo, le conseguenze sono distrazione e istruzione carente, nella sfera socio-emozionale sono insoddisfazione, ansia, depressione, mancanza di empatia, solitudine e stress, da cui deriva tutta una serie di malattie oggi molto frequenti”.

(Manfred Spitzer, Solitudine digitale, Milano, Corbaccio, 2016, p. 295. Il dr. Spitzer è direttore della Clinica Psichiatrica e del Centro per le Neuroscienze e l’Apprendimento dell’Università di Ulm, Germania).

INTERVENTI LEGISLATIVI  E  PRONUNCIAMENTI POLITICI

 

Assemblea Parlamentare Consiglio d’Europa

“Gli Stati europei sono sollecitati ad intervenire urgentemente per diminuire l’esposizione umana all’inquinamento elettromagnetico, con riferimento particolarmente ai bambini e ai ragazzi. Per tale ragione va evitato l’uso di reti wireless nelle scuole come pure l’uso di telefoni cellulari da parte di bambini e ragazzi.

Frequenze come quelle utilizzate dalla telecomunicazione o dalla telefonia mobile sembrano avere effetti potenzialmente nocivi, non termici ma biologici, su piante, insetti, animali e sul corpo umano anche quando esposti a livelli che sono al di sotto dei valore di limite ufficiali”.

Raccomanda che sia applicato il principio ALARA “tanto basso quanto ragionevolmente possibile” sia per gli effetti termici che per gli effetti a-termici o biologici delle emissioni o radiazioni elettromagnetiche.

Raccomanda di “applicare il Principio di Precauzione quando la valutazione scientifica non permette di valutare con sufficiente certezza il rischio, specialmente dato il contesto di aumento dell’esposizione della popolazione, incluso gruppi particolarmente vulnerabili come bambini e giovani”. L’Assemblea “si rammarica che, nonostante i ripetuti richiami al Principio di Precauzione e nonostante tutte le raccomandazioni, le dichiarazioni e un numero di proposte legislative e statutarie, ci sia ancora una mancanza di reazione ai rischi conosciuti o emergenti per la salute e l’ambiente e ritardi praticamente sistematici nell’adottare ed implementare effettive misure preventive” (Risoluzione n. 1815 del 27 maggio 2011).

Versione in inglese: https://book.coe.int/en/root/4731-parliamentary-assembly-adopted-texts-standing-committee-27-may-2011.html

Versione in italiano: http://www.infoamica.it/wp-content/uploads/2012/06/Risoluzione-europea_campi-elettromagnetici.pdf

 

Italia

Ministero dell’Ambiente

CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE E LAVORI PER LA NUOVA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI PUBBLICI.

“Al fine di ridurre il più possibile l’esposizione indoor ai campi magnetici ad alta frequenza (RF) dotare i locali di sistemi di trasferimento dati alternativi al wi-fi, es. la connessione via cavo o la tecnologia Powerline Comunication (PLC)”. (Decreto 11 gennaio 2017, pubblicato in G.U. serie generale 28.01.2017 allegato 2, c. sottosezione 2.3.5.4 “Inquinamento elettromagnetico indoor”, pp. 44-45).

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/01/28/17A00506/sg

 

 

 

Francia

Legge per ridurre l’esposizione ai CEM. La legge 2015-136 del 9 febbraio 2015 vieta l’uso del wifi negli asili nido e nelle scuole materne e ne limita fortemente l’accensione nelle scuole primarie. Prevede:

  • consenso informato preventivo dei cittadini per l’installazione di antenne;
  • divieto di pubblicità dei cellulari ai minori;
  • segnalazione dei luoghi dove è in funzione il wifi;
  • indicazioni chiare sui dispositivi per disattivare la funzione wireless.

La legge: http://legifrance.gouv.fr/affichTexte.do;jsessionid=831B56D8E838FB8A290A7CEA7DD3D9CB.tpdila18v_3?cidTexte=JORFTEXT000030212642&dateTexte=20150303

commento in inglese:
https://www.powerwatch.org.uk/news/2015-02-05-france-wifi-restrictions.asp

 

Divieto di utilizzo dei cellulari nelle scuole. Il Parlamento francese approva una legge che proibisce l’uso dei telefoni cellulari da parte degli alunni nelle scuole elementari e medie (giugno 2018).

Notizia di stampa: https://www.lemonde.fr/politique/article/2018/06/07/l-assemblee-vote-l-interdiction-du-telephone-portable-dans-les-ecoles-et-les-colleges_5311263_823448.html

 

Germania
Governo federale. “Evitare l’esposizione a fonti di inquinamento elettromagnetico, dando preferenza ai collegamenti via cavo” (1.08.2007).

https://www.independent.co.uk/environment/green-living/germany-warns-citizens-to-avoid-using-wi-fi-5329224.html

http://www.icems.eu/docs/deutscher_bundestag.pdf

 

Francoforte. Nelle scuole della città solo reti cablate. “Ci rifiutiamo di sottoporci ad un esperimento su larga scala in cui le persone fungono da cavie”, afferma Michael Damian, portavoce del Dipartimento scolastico (giugno 2006).

http://omega.twoday.net/stories/3974159/

https://www.diagnose-funk.org/publikationen/artikel/detail&newsid=898

 

Austria

Regione di Salisburgo, Dipartimento di Sanità Pubblica. Il Dott. Gerd Oberfeld, scienziato governativo presso il Ministero della Salute, consiglia ufficialmente di non usare dispositivi WiFi e DECT in scuole o asili.

Ha rilevato “effetti nocivi delle onde elettromagnetiche (…) un aumento dei sintomi di patologie che in futuro potrebbero essere drammaticamente gravi.” (2005)

Nel link la lettera ufficiale del dott. Oberfeld in inglese.

https://bemri.org/publications/wifi-and-dect/136-advisory-letter-to-schools-re-dect-and-wifi/file.html

 

Spagna

Comune di Vitoria. La mozione approvata all’unanimità prevede: limitare il wifi solo ad alcuni spazi di pertinenza municipale; lasciare liberi da wifi gli spazi dedicati ai bambini come ludoteche e biblioteche infantili; stabilire zone libere da wifi nei campi da gioco e sugli spalti; segnalare gli spazi dedicati all’infanzia come “liberi da wifi” (25 settembre 2015).

http://www.vitoria-gasteiz.org/wb004/docs/es/Acta-5664.pdf (da p. 84)

http://www.elmundo.es/pais-vasco/2015/09/26/5606c8eaca4741a7658b4590.html (notizia gionalistica)

 

Cipro

Comitato governativo per l’Ambiente e la Salute infantile. È necessario ridurre l’esposizione alle RF al fine di evitare gravi conseguenze per la salute dei bambini (dicembre 2015).

http://www.cyprus-child-environment.org/images/media/assetfile/Press%20conf_Dr%20SKM_web.pdf

Pieghevole informativo sui CEM (in inglese):

https://ehtrust.org/wp-content/uploads/Cyprus-Leaflet-EMF-and-Health-2017.pdf

 

Ministro dell’Educazione e della Cultura. Decreta lo spegnimento del wifi nelle scuole materne. Raccomanda di non installare reti wifi nelle scuole primarie dando preferenza alle reti cablate (31 gennaio 2017).

http://ehtrust.org/wp-content/uploads/CYPRUSPDF-Wireless-in-School-Letter.pdf

 

Comitato governativo per l’Ambiente e la Salute infantile. Con il patrocinio del Ministero della Salute, lancia la campagna di informazione “Don’t irradiate me: Learn how to protect me” per proteggere bambini e ragazzi dalle RF. Tra le raccomandazioni usare connessioni cablate, l’uso del cellulare è sconsigliato sotto i 16 anni (luglio 2019).

https://ehtrust.org/cyprus-launches-wireless-radiation-awareness-campaign/

 

Finlandia

Lo STUK, ente statale di tutela della salute, suggerisce misure atte a ridurre l’esposizione, soprattutto dei bambini, alle RF (24 agosto 2015).

http://www.stuk.fi/web/en/topics/mobile-telephones-and-base-stations/how-to-reduce-your-exposure

 

Israele

Viceministro della Salute, Rabi Yaacov Litzman, scrive a Gidon Sahar, ministro dell’Educazione, pregandolo di non istallare dispositivi wifi nelle scuole.

Afferma: ”Ho un grande timore che un giorno piangeremo per il danno irreversibile che noi, con le nostre mani, stiamo causando alle future generazioni. [I do fear that there will come a day that we will all cry because the irreversible damage that we, in our own hands, cause the future generation]” (23 agosto 2012).

Articolo: http://www.timesofisrael.com/stop-wi-fi-in-schools-deputy-health-minister-implores/

La lettera: http://norad4u.blogspot.co.il/2012/08/this-is-translation-to-english-of.html

Misure governative. Il governo adotta diverse misure per ridurre l’esposizione, soprattutto dei bambini, alle RF. Partecipazione a progetti internazionali per valutare il rischio di tumore al cervello in bambini, adolescenti e giovani. Richiesta di eliminare l’uso del wifi nelle scuole (2015).

http://nebula.wsimg.com/76023f6c1afa37f38fdabe8facbefd91?AccessKeyId=045114F8E0676B9465FB&disposition=0&alloworigin=1

 

Implementazione reti cablate nelle scuole. Oltre a vietare il wifi negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e a limitare a un’ora giornaliera l’uso di internet fino al terzo anno della primaria, il ministero dell’Istruzione prevede la sostituzione delle reti wireless con reti cablate (settembre 2014).

http://www.jpost.com/National-News/Knesset-Panel-Education-Ministry-acting-to-reduce-radiation-in-schools-345898

 

Città di Haifa (270.000 ab.). Il Sindaco fa rimuovere il wifi dalle scuole (aprile 2016).

http://safetechforschoolsmaryland.blogspot.it/2016/04/haifa-israel-to-shut-school-wireless.html

 

Commissione governativa per la sicurezza dalle radiazioni. Report 2015.

http://www.who.int/peh-emf/project/mapnatreps/ISRAEL_2015.pdf

 

Ministero della Salute. Suggerisce misure di cautela nell’esposizione a RF:

https://www.health.gov.il/English/Topics/radiation/cell_phone/Pages/default.aspx

 

Russia
Al fine di ridurre l’esposizione dei bambini alle radiazioni wireless il ministero della salute russo raccomanda di non utilizzare reti wifi nelle scuole e di non installare SRB nelle vicinanze di edifici scolastici. L’uso di smartphone per scopi educativi non è permesso (2020).

Notizia EHT: https://ehtrust.org/russia-bans-wi-fi-and-smartphones-for-distance-learning/

Documento in russo:  https://niigd.ru/news/gigienicheskie-normativi-raboti-cifrovoj-shkoly.html

Documento in inglese:  https://ehtrust.org/wp-content/uploads/Moscow-%E2%97%8F-2020.pdf

 

Cina
Provincia di Shandong. Divieto di utilizzo di cellulari e tablet nelle scuole primarie e medie al fine di diminuire l’incidenza della miopia (ottobre 2018).

Notizia di stampa: http://www.asiaone.com/china/china-bans-mobile-phones-classrooms?fbclid=IwAR1t8vFda5UzHH8oAHkA6k30jFFDzus6TI7DzaEcZgScGPzXCwuWhV3o8X8

 

India

Suprema Corte. Approva la decisione dell’Alto Tribunale di Giustizia dello Stato del Rajasthan di rimuovere tutte le antenne poste nelle vicinanze di scuole, ospedali, campi sportivi perché “pericolose per la vita” (28 novembre 2012).

http://articles.economictimes.indiatimes.com/2012-11-28/news/35408877_1_mobile-towers-cell-towers-s-israni

 

Comune di Mumbai. Vieta l’installazione di antenne in parchi, giardini e altri luoghi pubblici (15 marzo 2016). http://www.hindustantimes.com/mumbai/bmc-bans-mobile-towers-at-parks-playgrounds/story-Wwc9tjtcFPyTxWMyP2Y1OJ.html

 

USA

Associazione Children’s Health Defense. Intraprende un’azione legale contro la FCC (Federal Communication Commission) che dal 1996 non aggiorna le sue linee guida riguardanti l’esposizione alle RF. Le linee guida FCC non tutelano la salute pubblica. Tra i richiedenti genitori di bambini danneggiati dalle radiazioni wireless. Già nel 2012 il Government Accountability Office aveva pubblicato un report raccomandando alla FCC di aggiornare le sue linee guida (2020).

https://childrenshealthdefense.org/news/robert-kennedy-jr-assembles-legal-team-to-sue-fcc-over-wireless-health-guidelines/

Report GAO. https://www.gao.gov/products/GAO-12-771

 

 

 

PARERI  SCIENTIFICI

 

BioInitiative

Rete internazionale composta da 29 ricercatori indipendenti, tra cui Carlberg, Carpenter, Hardell, Herbert, Lai, Oberfeld. Dal 2007 al 2014 ha preso in esame oltre 3000 studi sugli effetti biologici dei CEM (ELF-RF).

Conclusioni: Chiare evidenze sulla maggiore vulnerabilità dei bambini; possibile fattore di rischio per iperattività, disturbi dell’apprendimento, disturbi comportamentali e autismo (bambini); aumentato rischio per tumore al cervello (bambini e adulti); malattie neurologiche degenerative (es. demenza precoce); leucemia (bambini e adulti); anormale trascrizione dei geni; genotossicità; neurotossicità negli uomini e negli animali; danno alla morfologia e motilità dello sperma (report 2007-2012).

http://www.bioinitiative.org/

Elenco partecipanti al gruppo di ricerca BioInitiative: https://bioinitiative.org/participants/

Abstracts: https://bioinitiative.org/research-summaries/

Aggiornamento del report 2007-2012 (aprile 2014):

https://bioinitiative.org/bioinitiative-working-group-announces-whats-new-link/

 

Appello di Reykjavik sull’uso della tecnologia wireless nelle scuole

Le RF, oltre ad esporre a rischio di cancro, possono: rompere la barriera ematoencefalica con conseguente passaggio di sostanze tossiche nel cervello; danneggiare i neuroni dell’ippocampo (centro cerebrale deputato alla memoria);

alterare la regolazione di proteine convolte nel metabolismo cerebrale; aumentare lo stress ossidativo cellulare; stimolare la produzione di citochine pro-infiammatorie; diminuire la capacità di riparazione dei filamenti del Dna.

Sono stati riscontrati disturbi cognitivi e della capacità di memorizzazione.

Si chiede: assenza di reti wireless negli asili nido e nelle scuole materne; telefoni collegati via cavo ad uso del personale negli asili nido e nelle scuole materne; connessioni via covo nelle scuole primarie. Gli studenti non dovrebbero usare cellulari a scuola. Primo firmatario Lennart Hardell. Si veda bibliografia allegata all’appello (24 febbraio 2017).

https://www.stralskyddsstiftelsen.se/wp-content/uploads/2017/03/Reykjavik-Appeal-170224-2.pdf

versione in italiano: https://www.infoamica.it/appello-di-reykjavik-sulluso-delle-tecnologie-senza-fili-nelle-scuole/

 

American Academy of Pediatrics

(Organizzazione USA no-profit, riunisce 60.000 pediatri)

In appoggio alla revisione della Legge di trasparenza sulla telefonia mobile, al fine di proteggere la salute ed il benessere di bambini, adolescenti e donne incinte, sollecita anche la FCC (Federal Communication Commission) a fissare limiti più sicuri di esposizione alle RF (cellulari e dispositivi wireless) (agosto 2013). “I bambini non sono dei piccoli adulti e, a parità di esposizione, subiscono maggiormente gli effetti di tutti gli inquinanti ambientali, comprese le radiazioni dei cellulari. Secondo la Iarc, il cervello di un bambino assorbe il doppio e il suo midollo osseo assorbe dieci volte di più rispetto ad un adulto”.

https://ecfsapi.fcc.gov/file/7520941318.pdf

https://www.saferemr.com/2013/09/american-academy-of-pediatrics-demands.html

 

Appello di Friburgo

(lanciato da 32 ricercatori tedeschi, firmato da oltre 1.000 medici e da 36.000 persone)

“I campi elettromagnetici generati artificialmente con l’intera gamma delle loro frequenze, da quelle bassissime a quelle altissime, possono disturbare gravemente i processi metabolici e di comunicazione delle cellule interferendo con i meccanismi biologici di auto regolazione”.

Bambini e adolescenti sono particolarmente a rischio. Il numero di persone affette da EHS aumenta in modo costante (firmato nel 2002 e nel 2012).

http://www.next-up.org/pdf/IGUMED_Appello_di_Friburgo.pdf

http://freiburger-appell-2012.info/media/Internationaler%20%C3%84rzteappell%202012%20italienisch.pdf

 

Appello internazionale EMF Scientist

Firmato da oltre 200 ricercatori e rivolto al segretario generale dell’ONU, al direttore dell’OMS e agli Stati membri dell’ONU, chiede protezione dai CEM artificiali che influiscono sugli organismi viventi a livelli di gran lunga inferiori alle linee guida internazionali. Particolare attenzione va rivolta ai bambini e alle donne incinte (11 maggio 2015). https://emfscientist.org/index.php/emf-scientist-appeal

versione in italiano:

http://emfscientist.org/images/docs/transl/Italian_EMF_Scientist_Appello_2015.pdf

 

RusCNIRP (Russian National Committee on Non-Ionizing Radiation Protection)

Raccomanda alle autorità di limitare l’esposizione ai CEM negli asili e nelle scuole. I livelli di esposizione dovrebbero essere molto più bassi di quelli in vigore (2012).

http://www.emfacts.com/2012/06/wi-fi-recommendations-from-the-russian-national-committee-on-non-ionizing-radiation-protection-rncnirp/

Nuove etichette di indicazione di pericolo per telefoni cellulari e altre sorgenti di CEM in base alle indicazioni del prof. Oleg Grigoriev, presidente RusCNIRP e dell’ex ministro russo delle comunicazioni Iuri Zubarev (2019).

https://multerland.wordpress.com/2019/11/21/russian-national-committee-on-non-ionizing-radiation-protection/

 

ANSES (Agenzia nazionale francese per la sicurezza sanitaria, dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro)

È necessario ridurre l’esposizione alle radiofrequenze (2013).

https://www.anses.fr/fr/system/files/AP2011sa0150Ra.pdf

Nuovo richiamo sui danni alla salute soprattutto dei bambini. Si consiglia un uso

moderato e controllato della tecnologia wireless (2016).

https://www.anses.fr/fr/content/exposition-des-enfants-aux-radiofr%C3%A9quences-pour-un-usage-mod%C3%A9r%C3%A9-et-encadr%C3%A9-des-technologies

 

Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA European Environmental Agency)

I dati scientifici sulle RF non lasciano dubbi sull’opportunità di adottare il Principio di Precauzione. Con l’esposizione alle RF aumenta notevolmente il rischio di tumori al cervello. Vedi libro II cap. 21 (2013) (in inglese).

http://www.eea.europa.eu/publications/late-lessons-2

 

Progetto Baby Safe

Oltre cento medici e ricercatori di tutto il mondo invitano urgentemente le donne incinte a limitare la loro esposizione alle RF (2016).

https://www.babysafeproject.org/

Link ai firmatari: https://www.babysafeproject.org/joint-statement

 

Ordine dei Medici di Atene

In occasione della conferenza “Radiazioni non ionizzanti e loro effetti sulla salute umana” l’Ordine dei Medici di Atene stila 16 regole per ridurre l’esposizione alle RF. Particolare attenzione va rivolta ai bambini. Usare reti cablate in asili, nidi e scuole. I bambini sotto i 14 anni di età non dovrebbero utilizzare i telefoni cellulari. Preferire sempre connessioni cablate (aprile 2017).

http://www.isathens.gr/syndikal/6743-imerida-ilektromagnitiki-aktinovolia.html

in inglese: https://ehtrust.org/athens-medical-association-recommends-reducing-electromagnetic-wireless-radiation-protect-public-health/

 

Ordine dei Medici di Vienna

Ritiene che la classificazione IARC delle RF come “possibile cancerogeno” debba avere conseguenze sul piano politico, presso i mezzi di comunicazione e nelle decisioni dell’industria.

Ha stilato un rapporto per mettere in guardia la popolazione austriaca sui danni da esposizione alle RF emesse da dispositivi wireless (2011).

http://www.applelettrosmog.it/admin/uploaded/allegati/45.pdf

Consigli per ridurre l’esposizione alle RF, tra cui telefonare raramente e il più brevemente possibile. Evitare corless DECT a irraggiamento permanente, punto di accesso WLAN, chiavette dati, stazioni base LTE (box, cubi etc.), smart meter ad emissioni radio. L’accesso internet tramite cavo (LAN) non irradia, è veloce, è sicuro per i dati.

volantino (2018) http://members.aon.at/emarsale/deutsch/Plakat_Handy.pdf

 

Environmental Health Trust (EHT)

Sempre maggiori evidenze scientifiche dimostrano il profondo impatto delle RF e delle MO sulla biologia umana. Esse possono alterare il metabolismo cerebrale, provocare danni al genoma e altre patologie. È necessario limitare l’esposizione dei bambini a RF e MO (wifi, cellulari, tablet) (settembre 2014).

http://ehtrust.org/wp-content/uploads/2012/05/Schoolsand-Wireless-BriefingSept2014.pdf

 

 

Link di approfondimento su:

– Wi-fi e scuola  https://ehtrust.org/?s=wifi

– Schermi e disturbi del sonno  https://ehtrust.org/key-issues/cell-phoneswireless/screens-and-sleep/

– Studi peer-reviewed su wi-fi e dispositivi wireless (frequenza 2.4 GHz)

https://ehtrust.org/peer-reviewed-research-studies-on-wi-fi/

 

Appelli all’Ufficio Distrettuale di Los Angeles contro il wifi nelle scuole

La prof. Martha R. Herbert (Pediatra neurologa, Harvard Medical School) scrive al LAUSD (Los Angeles Unified School District) contro l’istallazione di impianti wifi nelle scuole (2013).

Nel link anche altri documenti e video di ricercatori esperti (Martin Blank, Magda Havas, Olle Johansson e altri) sui danni alla salute legati alle RF (wifi e cellulari) (2013).

http://www.wifiinschools.com/lausd-testimony.html

 

Lettera di Magda Havas alle scuole

Chiede alle scuole di non installare (o disattivare) gli impianti wifi e le antenne di telefonia mobile in prossimità degli edifici scolastici (a Vancouver la distanza prudenziale è di 305 m).

Versione in italiano, datata 5 maggio 2009:

http://www.infoamica.it/lettera-aperta-a-genitori-insegnanti-assistenti-scolastici-riguardo-alle-reti-wi-fi-nelle-scuole/

Altra lettera, datata 11 gennaio 2010, in inglese:

https://magdahavas.com/electrosmog-exposure/schools/open-letter-wifi-in-schools-2/

 

BioInitiative

In una lettera ai presidenti di compagnie che promuovono il wireless nelle scuole, invita a non utilizzare tecnologie wireless evidenziando i gravi danni per la salute, soprattutto dei bambini, legati all’esposizione alle RF anche di intensità molto bassa (wifi) (2014).

https://bioinitiative.org/ceo-wireless-letter/

 

David Carpenter

http://www.albany.edu/news/experts/8212.php

Laureato ad Harvard è “Director of the Institute for Health and the Environment at the State Univ. of New York at Albany and Professor of Environmental Health Sciences within the School of Public Health”.

Afferma che l’esposizione alle RF anche di intensità molto bassa (wifi) è un gravissimo rischio per la salute soprattutto dei bambini.

(Carpenter, “Growing Concern of the Wi-Fi Radiation Impact on Children”, 2007).

Relazione di Carpenter presso il tribunale dell’Oregon sui danni da wifi nelle scuole.

http://media.defenderpad.com/wp-content/pdf/dr-david-carpenter-amended-declaration.pdf

http://apps.fcc.gov/ecfs/document/view?id=7022311622

Safe Schools 2012

ISDE – International Society of Doctors for the Environment

IDEA – Irish Doctors’ Environmental Association

“Esistono evidenze scientifiche sufficienti per giustificare controlli più severi sull’esposizione ai CEM”. La dichiarazione congiunta e le raccomandazioni fanno parte di un appello di esperti, ricercatori e medici per promuovere tecnologie sicure nelle scuole.

http://wifiinschools.org.uk/resources/safeschools2012.pdf

 

Anthony Miller (prof emerito Univ. Toronto)

Medaglia d’onore IARC 2003. Coordinatore da settembre 2011 a gennaio 2012 della sezione monografie della IARC. Le RF dovrebbero essere classificate almeno come “Probabile cancerogeno” (gruppo 2A) e non come “Possibile cancerogeno” (gruppo 2B). Chiare evidenze scientifiche sottolineano la correlazione tra esposizione alle RF e insorgenza di cancro al seno, paratiroidi, guance. Afferma che “la tecnologia wireless non dovrebbe essere presente nelle scuole frequentate da bambini” (9 dicembre 2014).

http://c4st.org/dr-anthony-miller/

 

Dichiara: “abbiamo tutti i dati necessari per riclassificare le RF come cancerogeno certo per l’uomo (gruppo 1)” (agosto 2017).

http://www.sbwire.com/press-releases/cancer-expert-declares-cell-phone-and-wireless-radiation-as-carcinogenic-to-humans-849135.htm

 

 

ALTRE  INIZIATIVE

 

Ex presidente Microsoft Canada (F. Clegg)

Si oppone al wifi nelle scuole perché pericoloso per la salute degli studenti. Provoca mal di testa, nausea e problemi cardiaci (maggio 2013).

https://www.mississauga.com/news-story/4241418-former-microsoft-canada-chief-frank-clegg-fights-wi-fi-in-schools/

 

Svizzera: computer a scuola collegati solo tramite LAN

Il programma di Swisscom “Scuole in internet” prevede che i collegamenti siano realizzati esclusivamente via cavo (novembre 2014).

https://www.swisscom.ch/content/dam/swisscom/it/sai-new/accesso-internet/documents/aspetti-tecnici.pdf.res/aspetti-tecnici.pdf

 

Appello della Rete britannica di Informazione sulla Tecnologia nella Scuola (SSITA)

Smonta le argomentazioni abitualmente sostenute per giustificare l’implementazione dei dispositivi wireless. Chiede di applicare il Principio di Precauzione (2014).

https://ssita.org.uk/wp-content/uploads/2014/03/SSITA_March_2014.pdf

Link al sito SSITA: https://ssita.org.uk/

 

Appello di R. M. Powell per la rimozione del wifi dalle scuole

Sottolinea la nocività dei dispositivi wireless per gli studenti e per il personale scolastico (agosto 2015).

https://www.electronicsilentspring.com/ron-powell-message-schools/

 

Canada

Il Sindacato Insegnanti British Columbia riconosce l’Electro Hyper Sensitivity (EHS) e adotta una Risoluzione contro l’istallazione del wifi nelle scuole per proteggere la salute pubblica (marzo 2013). http://www.safeinschool.org/2013/03/electrohypersensitivity-ehs-recognized.html

 

Usa

Il sindacato United Federation of Teachers segnala i pericoli per la salute legati alle RF-CEM.

http://www.uft.org/our-rights/wireless-radiation

 

Il sindacato United Teachers of Los Angeles (40.000 aderenti) approva una risoluzione in cui chiede che tutti gli operatori della scuola, gli studenti e i genitori siano informati sui pericoli legati all’esposizione alle RF-CEM emesse dalla tecnologia wireless (6 marzo 2013).

http://ehtrust.org/la-teachers-union-passes-resolution-to-ensure-safety-from-hazardous-electromagnetic-fields-emf-in-schools-including-emf-emissions-from-wireless-technology/

Associazione Genitori della British Columbia (BCCPAC) Canada

Approva una risoluzione in cui chiede di non installare il wifi nelle scuole, di disinstallarlo laddove possibile e di assicurarsi che ci sia almeno una scuola con connessione cablata per ogni ordine e grado in ciascun distretto scolastico. La BCCPAC rappresenta oltre 500.000 genitori (risoluzione 2013.11).

http://www.citizensforsafetechnology.org/BCCPAC-Resolution-Passed-OnOff-Switches-for-WiFi-Routers-and-Protocol-for-the-Use-of-Wireless-Devices-in-Schools,19,3111

 

Italia

A.P.P.L.E. Ass.ne Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog

WiFi e Dispositivi wireless: campagna di sensibilizzazione a tutela della salute.

Pieghevolw e foglio informativo per la scuola.

http://www.applelettrosmog.it/file/buone_regole/WI-FI_disp_wireless_PIEGHEVOLE.pdf

http://www.applelettrosmog.it/file/buone_regole/WI-FI_scuola_sicura.pdf

 

Comitato Lecce Via Cavo

Chiede ai dirigenti scolastici della città di Lecce di adottare il Principio di Precauzione (rimozione o non installazione di reti wifi nelle scuole e di antenne sui tetti o nelle vicinanze degli edifici scolastici) (5 febbraio 2016).

http://www.terranuova.it/Ambiente/No-al-wifi-nelle-scuole-Lecce-si-ribella

 

Associazione Genitori Toscana

Invia una nota di raccomandazione a tutte le scuole affinché non aderiscano al progetto “Scuole in wifi” (21 novembre 2011).

http://www.agetoscana.it/?option=com_content&view=article&id=354:wifi-a-scuola-no-grazie&catid=56:comunicati-stampa

 

Golem

Comitati contro il wifi nelle scuole, a Udine e in altre città. Avvio di uno studio per monitorare gli effetti del wifi sui bambini delle scuole di Udine (27 marzo 2014).

http://www.goleminformazione.it/articoli/wifi-scuola-rischi-elettrosmog.html#.VNOZ8MYsxFX

 

Udine

Costituiti comitati di genitori contro l’installazione del wifi nelle scuole. Finanziano studio sui possibili effetti nocivi per la salute (febbraio 2014).

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/02/20/news/un-comitato-contro-il-wi-fi-nelle-scuole-udinese-1.8700337

http://www.ilgazzettino.it/PAY/UDINE_PAY/il_wi_fi_non_sempre_l_amico_dei_bambini/notizie/713357.shtml

 

Il dott. Mario Canciani rende noti i primi risultati dell’indagine:

http://www.udinerespira.com/index.php/15-post-2016/154-wi-fi-nelle-scuole-udinesi-rischi-statisticamente-significativi?tmpl=component&print=1&page=

 

 

 

CURIOSITÀ

 

Lloyd’s di Londra

Rifiutano di coprire i danni derivanti dall’esposizione alle RF emesse dai dispositivi wireless (wifi, cordless, cellulari) per la “evidente analogia” con l’esposizione all’amianto. I danni sembrano crescere in modo esponenziale. Tale rischio è sottovalutato dalle autorità governative (2010).

http://www.robindestoits.org/Quand-le-portable-est-compare-a-l-amiante-le-Parisien-27-11-2010_a1146.html

 

Swiss Re

(Compagnia svizzera di Riassicurazione. Copre le compagnie assicurative)

Afferma che coprire i rischi relativi all’esposizione alle RF- CEM comporterebbe “perdite ingenti” (2013).

http://media.swissre.com/documents/SONAR_+Emerging_risk_insights_from_Swiss_Re.pdf

 

Swisscom (Impresa leader di telefonia in Svizzera)

Dichiara nel suo brevetto che la continua esposizione ai dispositivi wifi provoca danni già dimostrati al materiale genetico (effetti non termici) ed aumenta il rischio di cancro.

Afferma che l’industria della telefonia conosce il reale pericolo per la salute umana ma non ha mai adottato alcun provvedimento (2004).

http://www.avaate.org/spip.php?article2061

Link al brevetto: https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxub2NlbGx0b3dlcmlub3VybmVpZ2hib3Job29kfGd4OjJlYmMyZWZkYzhlOWI5M2Y

 

Deutsche Telekom

Il fornitore tedesco di telefonia mobile Deutsche Telekom mette in guardia sull’esposizione al wifi del router Speedport. Nel capitolo «Istruzioni di sicurezza e protezione dati» a pagina 21 sotto la voce «segnali radio» si legge: «Le antenne integrate del router Speedport trasmettono e ricevono segnali radio, ad es. per la fornitura della tua rete wifi. Evitare di collocare il router in prossimità di camere da letto, stanze per bambini, soggiorni (anche locali comuni o salotti) per mantenere al più basso livello possibile l’esposizione ai CEM» (2017).

https://www.telekom.de/hilfe/downloads/kurzbedienungsanleitung-speedport-smart.pdf

 

Nelle scuole della Silicon Valley i bambini NON usano il computer

I big dell’informatica mondiale mandano i loro figli in scuole private che escludono volutamente l’uso del computer (2011).

Articolo del New York Times:

http://www.nytimes.com/2011/10/23/technology/at-waldorf-school-in-silicon-valley-technology-can-wait.html?_r=0

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2052977/The-Silicon-Valley-school-tech-honchos-send-kids-DONT-use-computers.html

traduzione italiana: https://www.elettrosensibili.it/2017/05/25/silicon-valley/

Big della telefonia belga bandisce telefonini e wifi dai propri uffici

Didier Bellens ha eliminato i collegamenti wireless dai propri uffici e parla solo al telefono fisso (2015).

http://www.naturalnews.com/038702_cell_phone_radiation_dangers_Belgium.html#ixzz2Uzyu8CHh

 

Retromarcia sul digitale nella scuola

In diversi Paesi si ritorna ai metodi didattici tradizionali, dopo aver constatato un abbassamento del rendimento scolastico legato alla didattica digitale (2014).

http://www.repubblica.it/rubriche/la-scuola-siamo-noi/2014/02/12/news/scuola_la_retromarcia_sul_digitale-78340706/

 

Pc e tablet creano nuovi analfabeti

In un’intervista a “la Repubblica” Benedetto Vertecchi, pedagogista e docente Univ Roma Tre, lancia l’allarme sul calo del rendimento scolastico legato all’uso dei media digitali (2016).

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/01/07/contrordine-in-classe-attenti-al-tablet-crea-nuovi-analfabeti21.html?ref=search

 

Manuale iPad

Avvisa sui danni da scorretto utilizzo dell’apparecchio, sottolineando che deve essere tenuto lontano dal corpo per il rischio di superamento dei limiti di esposizione ai CEM previsti dalle normative vigenti nei diversi Paesi. http://www.safeinschool.org/search?q=user+manual

Link sugli alti livelli di esposizione alle RF emesse dall’iPad.

http://www.safeinschool.org/2013/03/health-canadas-wifi-myth.html

 

Esposizione in download a laptop wifi nelle classi

L’esposizione a un laptop wi-fi in download a 50 cm di distanza è tre volte maggiore rispetto a quella di un antenna distante 100 m da un edificio scolastico (picco massima minore di 0,6 V/m) (2007).

https://www.mast-victims.org/index.php?content=news&action=view&type=newsitem&id=1823

 

Nocività del wifi evidenziata da esperimento di studentesse danesi

Un gruppo di studentesse della scuola danese di Hjallerup ha ricevuto il premio “Giovani Ricercatori” per un esperimento condotto sui semi di crescione esposti ad un wifi domestico.

Il prof. Johansson del Karolinska Institutet da detto: ”nei limiti delle loro competenze il lavoro è ben sviluppato e ben documentato” (giugno 2013).

http://www.dr.dk/Nyheder/Indland/2013/05/17/163926.htm

http://realtofantasia.blogspot.it/2013/05/nocivita-delle-onde-wifi-sperimentata.html

ARTICOLI  SCIENTIFICI

 

Pall M.L., Wi-Fi is an important threat to human health, “Environmental Research”,

vol 164, pp. 405-416, July 2018 https://doi.org/10.1016/j.envres.2018.01.035.

Il wifi è un’importante minaccia per la salute umana. Provoca stress ossidativo, danno agli spermi e alla struttura cellulare del testicolo, alterazioni neurologiche (con modificazioni dell’attività bioelettrica del cervello), apoptosi, danni al Dna, alterazioni del sistema endocrino, rapido innalzamento degli ioni calcio a livello intracellulare (gennaio 2018).    https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935118300355

 

Wilke I., Biologische und pathologische Wirkungen der Strahlung von 2,45 GHz auf Zellen, Fruchtbarkeit, Gehirn und Verhalten (Biological and pathological effects of 2.45 GHz radiation on cells, fertility, brain, and behavior). «Umwelt Medizin Gesellschaft» 31 suppl. 1/2018 (April).

Review di oltre 100 studi riguardanti gli effetti sulla salute della tecnologia wifi (2,4 GHz). Si evidenziano danni al sistema riproduttivo, impatto sull’EEG e sulle funzioni cerebrali, effetti sul cuore, sul fegato, sulla tiroide, sull’espressione genica, sul ciclo cellulare. Numerosi studi identificano lo stress ossidativo come meccanismo d’azione. Disturbi dell’attenzione, apprendimento, memoria, attenzione e comportamento causati dall’effetto citotossico. Conclusioni: gli attuali limiti di esposizione non proteggono la salute dai rischi associati alle radiazioni wifi. Preferire connessione cablate. A causa dell’effetto citotossico, la tecnologia wifi non è adatta per gli ospedali e per la telemedicina (aprile 2018).

Abstract in inglese: https://www.emfdata.org/en/studies/detail&id=439

Full text in tedesco: https://www.emfdata.org/de/dokumentationen/detail&id=223

 

Panagopoulos D., Johansson O., Carlo G.L., Polarization: A Key Difference between Man-made and Natural Electromagnetic Fields, in regard to Biological Activity  «Scientific Reports» 5: 14914 October 2015 DOI:10.1038/srep14914

I CEM artificiali sono polarizzati e biologicamente più attivi di quelli naturali. La polarizzazione sembra essere il fattore scatenante nell’avvio di effetti biologici. (2015).

Scientific Reports 5 :14914

https://www.researchgate.net/publication/282812140_Polarization_A_Key_Difference_between_Man-made_and_Natural_Electromagnetic_Fields_in_regard_to_Biological_Activity

 

Yakymenko I, Tsybulin O, Sidorik E, Henshel D, Kyrylenko O, Kyrylenko S Oxidative mechanisms of biological activity of low-intensity radiofrequency radiation, “Electromagnetic Biology and Medicine” vol 35 issue 2, pp. 186-202 (2016) doi: 10.3109/15368378.2015.1043557. Epub 2015 Jul 7.

Lo stress ossidativo indotto dalle RF dovrebbe essere riconosciuto come uno dei meccanismi primari dell’attività biologica di questo tipo di radiazioni (2016).

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26151230

 

Pall M.L. Electromagnetic fields act via activation of voltage-gated calcium channels to produce beneficial or adverse effects, “Journal of Cellular and Molecular Medicine”, vol 17 issue 8, pp. 958-965, August 2013 doi:10.1111/jcmm.12088

I CEM attivano i canali del Calcio voltaggio-dipendenti (VGCCs) con conseguente rapido innalzamento degli ioni calcio a livello intracellulare e avvio di processi di perossidazione che determinano danno alle strutture cellulari e al Dna (2013).

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3780531/

 

Avendaño C, Mata A, Sánchez Sarmiento CA,Doncel GF, Use of laptop computers connected to internet through Wi-Fi decreases human sperm motility and increases sperm DNA fragmentation, “Fertility and Sterility” vol 97 issue 1 pp. 39-45, January 2012. doi: 10.1016/j.fertnstert.2011.10.012. Epub 2011 Nov 23

Tenere il computer portatile in connessione wifi vicino agli organi genitali maschili diminuisce la motilità dello sperma e incrementa la frammentazione del DNA spermatico.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=avedano+use+of+laptop

 

Linda Saili, Amel Hanini, Chiraz Smirani, Ines Azzouz, Amina Azzouz, Mohsen Sakly, Hafedh Abdelmelek, Zihad Bouslama, Effects of acute exposure to WIFI signals (2.45 GHz) on heart variability and blood pressure in Albinos rabbitEnvironmental Toxicology and PharmacologyVolume 40, Issue 2, September 2015, Pages 600-605

Effetti sul cuore e sulla pressione arteriosa nei ratti per esposizione acuta a segnali wifi (2,45 GHz) (2015).

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1382668915300594

 

Hardell L. Effects of Mobile Phones on Children’s and Adolescents’ Health: A Commentary, “Child Development” Special Section Commentary 15 May 2017 https://doi.org/10.1111/cdev.12831         Commento sugli effetti dei telefoni cellulari nei bambini e negli adolescenti. È importante considerare, oltre al rischio di cancro, anche la possibile insorgenza di patologie neurologiche, dipendenza, disturbi cognitivi, del sonno e comportamentali. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/cdev.12831/abstract

Martha R.Herbert, Cindy Sage, Autism and EMF? Plausibility of a pathophysiological link – Part I, “PathophysiologyVolume 20, Issue 3, June 2013, Pages 191-209 https://doi.org/10.1016/j.pathophys.2013.08.001

Martha R.Herbert, Cindy Sage, Autism and EMF? Plausibility of a pathophysiological link – Part II, “PathophysiologyVolume 20, Issue 3, June 2013, Pages 211-234 https://doi.org/10.1016/j.pathophys.2013.08.002

Correlazione tra esposizione ai CEM e autismo (2013).

Parte I: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0928468013000370

Parte II: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0928468013000382

 

Sage C., Burgio E., Electromagnetic Fields, Pulsed Radiofrequency Radiation, and Epigenetics: How Wireless Technologies May Affect Childhood Development. “Child Development” vol 89 issure 1 pp 129-136 January 2018 doi: 10.1111/cdev.12824. Epub 2017 May 15.

CEM, RF pulsate ed epigenetica: Come la tecnologia wireless può danneggiare lo sviluppo dei bambini (2017).

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=burgio+sage+development

Söderquist et al. 2008: Söderquist F, Carlberg M, Hardell L, “Use of wireless telephones and self-reported health symptons: a population-based study among Swedish adolescents aged 15-19”, Environmental Health 7:18
Quasi tutti gli adolescenti in questo studio usano un telefono mobile, le ragazze più dei ragazzi. Sintomi maggiormente lamentati: stanchezza, stress, mal di testa, ansietà, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2430957/

Söderquist et al. 2011: Söderquist F, Carlberg M, Hansson Mild K, Hardell L, “Childhood brain tumour risk and its association with wireless phones: a commentary”, Environmental Health 10:106
Commento allo studio CEFALO sull’uso di TM e rischio di tumori al cervello in bambini e adolescenti. Gli autori dissentono dalle conclusioni rassicuranti di CEFALO. I dati contengono infatti diverse indicazioni di incremento del rischio, nonostante la bassa esposizione, il breve periodo di latenza e le limitazioni presenti nella progettazione, analisi e interpretazione dei dati.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3278351/

 

Morgan LL. Kesari S., Davis DL, Why children absorb more microwave radiation than adults: The consequences, “Journal of Microscopy and Ultrastructure Vol 2, Issue 4, pp 197-204 December 2014, https://doi.org/10.1016/j.jmau.2014.06.005

Studio sulla maggior vulnerabilità dei bambini alle RF-CEM (2014).

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2213879X14000583

 

Gandhi OP, Morgan LL, Salles AA de, Han Y-Y,Ronald B., Herberman RB &Davis DL Exposure Limits: The underestimation of absorbed cell phone radiation, especially in children “Electromagnetic Biology and Medicine” vol 31 issue 1 pp 34-51 January 2012 https://doi.org/10.3109/15368378.2011.622827

Sottostima dell’assorbimento delle RF (cellulari) specialmente nei bambini (2012):

http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.3109/15368378.2011.622827?journalCode=iebm20

 

Khalid M, Mee T, Peyman A, Addison D, Calderon C, Maslanyj M, Mann S. Exposure to radio frequency electromagnetic fields from wireless computer networks: duty factors of Wi-Fi devices operating in schools, “Progress in Biophysics and Molecular Biology” vol 107 issue 3 pp 412-420 December 2011 doi: 10.1016/j.pbiomolbio.2011.08.004. Epub 2011 Aug 16

Preoccupante l’esposizione alle RF-CEM dei ragazzi nelle scuole (2011).

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21856328

Calvente I, Pérez-Lobato R, Núñez MI, Ramos R., Guxens M, Villalba J , Olea N, Fernández MF. Does exposure to environmental radiofrequency electromagnetic fields cause cognitive and behavioral effects in 10-year-old boys?, “Bioelectromagnetics” vol 37 issue 1 pp 25-36 January 2016 doi: 10.1002/bem.21951.

L’esposizione ambientale a bassi livelli di RF-CEM ha un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo e comportamentale nei bambini (2016).

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26769168

 

Redmayne M., Smith E., Abramson MJ, “The relationship between adolescents’ well-being and their wireless phone use: across-sectional study”, Environmental Health 2013, 12:90.

Il numero e la durata di chiamate al cellulare e al cordless è associato con un incremento di rischio di mal di testa e aumento di risvegli notturni (2013).

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24148357/

 

Hutton JS, Dudley J, Horowitz-Kraus T et al., “Associations between screen-based media use and brain white matter integrity in prescholar aged children”, JAMA Pediatrics, 2020: 174(1)

Studio condotto su 47 bambini sani in età prescolare. L’uso dello schermo in misura maggiore rispetto a quanto raccomandato dalle linee guida dell’American Academy of Pediatrics è stato associato a livelli inferiori di organizzazione microstrutturale di parti della sostanza bianca cerebrale che supportano linguaggio, funzioni esecutive e abilità emergenti di alfabetizzazione, e a valutazioni inferiori riguardo le corrispondenti competenze acquisite.         https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31682712/

 

Hedendahl L., Carlberg M. e Hardell L. Electromagnetic hypersensitivity–an increasing challenge to the medical profession. “Reviews on Environmental Health” vol 30 issue 4 pp 209-215, 2015 doi: 10.1515/reveh-2015-0012

L’aumentata esposizione alle RF-CEM nelle scuole deve essere valutata con più attenzione poiché non sono noti gli effetti a lungo termine. È necessario proteggere i bambini da esposizioni innecessarie. E’ opportuno classificare l’EHS come patologia causata dall’esposizione ai CEM artificiali (2016). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26372109

 

Ostrom QT, Gittleman H., Blank PM de, Finlay JL, Gurney JG, McKean-Cowdin R.,Steams DS, Wolff JE, Liu M., Wolinsky Y., Kruchko C., Barnholtz-Sloan JS, American Brain Tumor Association Adolescent and Young Adult Primary Brain and Central Nervous System Tumors Diagnosed in the United States in 2008-2012 ,Neuro-Oncology”, Vol 18, Issue suppl 1, 1 January 2016, pp 1–50 https://doi.org/10.1093/neuonc/nov297

I tumori al cervello sono attualmente le neoplasie più frequenti negli adolescenti statunitensi.

https://academic.oup.com/neuro-oncology/article/18/suppl_1/i1/2222601/American-Brain-Tumor-Association-Adolescent-and

Birks L., Guxens M., Papadopoulou E., Alexander J., Ballester F., Estarlich M., Gallastegi M., Ha M., Haugen M., Huss A., Kheifets L., Lim H., Olsen J., Santa-Marina L. Sudan M., Vermeulen R., Vrijkotte T., Cardis E., Vrijheid M., Maternal cell phone use during pregnancy and child behavioral problems in five birth cohorts, “Environment International” vol. 104, July 2017, Pages 122-131 https://doi.org/10.1016/j.envint.2017.03.024

L’uso del cellulare durante la gravidanza può essere associato a un aumentato rischio di disturbi comportamentali, in particolare iperattività e disturbi dell’attenzione, nella prole. Studio condotto su 83.884 madri appartenenti a cinque coorti di cinque Paesi: Danimarca, Norvegia, Corea del Sud, Paesi Bassi e Spagna (2017). http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0160412016307383

 

Sultan AM, Alsubaue Y., Almubarak Z., Almutawa H., AlQasen Y., Hasabta RM,

Association of Exposure to Radio-Frequency Electromagnetic Field Radiation (RF-EMFR) Generated by Mobile Phone Base Stations with Glycated Hemoglobin (HbA1c) and Risk of Type 2 Diabetes Mellitus, International Journal of Environmental Research and Public Health”. 2015 Nov; 12(11): 14519–14528.

doi: 10.3390/ijerph121114519 PMCID: PMC4661664 – PMID: 26580639

Studenti in età adolescenziale esposti alle RF generate da una stazione radio base presentano livelli significativamente più alti di HbA1c. Le RF costituiscono un fattore di rischio per il diabete mellito di tipo 2. I dispositivi a RF non dovrebbero essere installati in aree densamente popolate né in prossimità di edifici scolastici (2015).

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4661664/

 

Zheng F, Gao P, He M, Li M, Wang C, Zeng Q, Zhou Z, Yu Z, Zhang L., Association between mobile phone use and inattention in 7102 Chinese adolescents: a population-based cross-sectional study. “BMC Public Health”.2014 Oct 1;14:1022. doi: 10.1186/1471-2458-14-1022.

Disturbi dell’attenzione negli adolescenti sono associati significativamente con l’uso del cellulare, la durata e il modo di utilizzo e la modalità con cui il cellulare viene tenuto la notte. I maggiori disturbi sono stati constatati in giovani che trascorrono più di un’ora al giorno al cellulare (2014).
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25273315

 

Kaplan S., Deniz OG, Onger ME, Turkmen AP, Yurt KK, Aydin I, Altunkaynak BZ, Davis D.Electromagnetic field and brain development, “Journal of Chemical NeuroanatomyVolume 75, Part B, September 2016, Pages 52-61

https://doi.org/10.1016/j.jchemneu.2015.11.005

Effetti dei CEM sullo sviluppo cerebrale (Journal of Chemical Neuroanatomy, september 2016, pp. 52-61).

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0891061815000952

 

 

Milham S, Morgan LL. A new electromagnetic exposure metric: high frequency voltage transients associated with increased cancer incidence in teachers in a California school. “American Journal of Industrial Medicine”, 51 (8), August 2008, pp. 579-586 doi: 10.1002/ajim.20598

Studio sulla correlazione tra esposizione alle RF e incidenza di tumori tra i docenti di una scuola in California (2008).

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18512243

http://sammilham.com/La%20Quinta%20Middle%20school%20teachers’%20cancers.pdf

 

Markov M., Grigoriev Y., “Protect children from EMF”, Electromagnetic Biology and Medicine, 34:3, 251-256. (2015), DOI: 10.3109/15368378.2015.1077339

I sistemi wireless possono essere usati anche da bambini molto piccoli. Non esiste alcun modo per valutare e prevedere i potenziali danni del cervello, alla vista e all’udito dei bambini esposti a radiazioni a RF. Il principio precauzionale dell’OMS e la classificazione IARC devono essere applicati (2015). http://dx.doi.org/10.3109/15368378.2015.1077339

 

Raccolta dati di Safe in School

(Biological Effects of Wi-Fi & Cellphone Radiation). Nel link: studi sugli effetti biologici del wifi e del cellulare (2013).

http://www.safeinschool.org/2013/02/new-studies-published-in-january-2013.html

 

 

libri

 

Demenza digitale

Manfred Spitzer, Demenza digitale. Come la nuova tecnologia ci rende stupidi, Milano, Corbaccio, 2013. Spitzer è direttore della Clinica psichiatrica e Centro per le Neuroscienze e l’Apprendimento dell’Università di Ulm (Germania). Scheda del libro:

http://www.corbaccio.it/generi/saggistica_generale/demenza_digitale_9788863805918.php

 

Solitudine digitale

Manfred Spitzer, Solitudine digitale. Disadattati, isolati, capaci solo di una vita virtuale? , Milano, Corbaccio, 2016. Studia gli effetti delle nuove tecnologie sul cervello umano. Lancia un allarme sui pericoli per la nostra salute fisica e mentale. Scheda del libro:

http://www.lafeltrinelli.it/libri/manfred-spitzer/solitudine-digitale/9788867001293

 

Connessi e isolati

Manfred Spitzer, Connessi e isolati. Un’epidemia silenziosa , Milano, Corbaccio, 2018.

Scheda del libro: https://www.libreriauniversitaria.it/connessi-isolati-epidemia-silenziosa-spitzer/libro/9788867004577

 

Emergenza smartphone

Manfred Spitzer, Emergenza smartphone. I pericoli per la salute, la crescita e la società , Milano, Corbaccio, 2019.

Lo smartohone ha cambiato drasticamente la vita a quattro miliardi di persone. Molti vedono gli aspetti positivi di questo cambiamento. Pochi riflettono sulle conseguenze negative sul nostro modo di pensare, di sentire e di agire. Scheda del libro:

https://www.corbaccio.it/libri/emergenza-smartphone-9788867006144

 

Troppo connessi?

Martin Blank, Troppo connessi? Cellulari, smartphone, dispositivi elettrici, Cesena, Macro, 2016

Con uno stile scientifico ma divulgativo aiuta a comprendere gli effetti sulla salute delle radiazione elettromagnetiche. Scheda del libro:

https://www.ibs.it/troppo-connessi-cellulari-smartphone-wifi-libro-martin-blank/e/9788893191142

 

Toglietevelo dalla testa

Riccardo Staglianò, Toglietevelo dalla testa. Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non vi dicono, Milano, Chiarelettere, 2012.

Racconta l’eterno braccio di ferro con le multinazionali impegnate e difendere il più grande business del nuovo millennio. È successo con le sigarette e con l’amianto. Scheda del libro:

https://www.ibs.it/toglietevelo-dalla-testa-cellulari-tumori-libro-riccardo-stagliano/e/9788861902282

 

 

I rischi della scuola 2.0

Adolfo Scotto di Luzio, Senza educazione. I rischi della scuola 2.0, Bologna, Il Mulino, 2015. L’autore è professore associato di Storia della pedagogia presso l’Università di Bergamo. Mette fortemente in discussione l’efficacia dell’uso dei tablet nell’apprendimento scolastico.
Scheda del libro: https://www.mulino.it/isbn/9788815260284

 

Internet ci rende stupidi?

Nicholas Carr, Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello, Milano, Cortina, 2011

Carr ci invita a riflettere su come l’uso distratto di innumerevoli frammenti di informazioni finisca per farci perdere la capacità di concentrazione e ragionamento. Scheda del libro:

https://www.ibs.it/internet-ci-rende-stupidi-come-libro-nicholas-carr/e/9788860303776

 

La fabbrica del cretino digitale.

I pericoli degli schermi per i nostri figli

Michel Desmurget, La fabrique du crétin digital. Les dangers des écrans pour nos enfants, Paris, Seuil, 2019

Laureato in neuroscienze, Desmurget è direttore di ricerca presso INSERM, Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica. Scheda del libro (in francese):

https://livre.fnac.com/a13506798/Michel-Desmurget-La-fabrique-du-cretin-digital

 

 

 

 

 

il 5G è incostituzionale! una intervista al Prof Michele Carducci, costituzionalista

Riteniamo cosa gradita per i ns soci mettere a disposizione un intervento fatto dal costituzionalista Prof Michele Carducci ad un recentissimo webinar organizzato da ISDE.

Qui il link   LINK  

 

Il contributo del Professore è molto ‘alto’:  ovvero che le rivendicazioni vanno portate al livello costituzionale, che al di sopra delle leggi (che possono belle o brutte …).

Con il 5G si ledono due fondamentali diritti:  di informazione su il cosiddetto ‘ignoto tecnologico’ ed il diritto a non subire trattamenti obbligatori, come quelli legati alla pervasività e la ubiquità del segnale.

Da ascoltare con attenzione ed interesse.

CASTELLANZA “No ai guinzagli elettronici per i bambini”

“No ai guinzagli elettronici per i bambini”

 

 

“Il sonno della ragione genera mostri” afferma Norberto Bobbio, riprendendo il titolo di una famosa incisione di Francisco de Goya.

Nel caso della scuola materna di Castellanza (Varese), il sonno della ragione genera guinzagli elettronici. Un sogno economico per chi li produce, un incubo per chi è costretto a indossarli.

L’idea di insegnare ai bambini la necessità di mantenere la distanza dagli altri con un “guinzaglio elettronico da polso” insegnerà loro la sudditanza, e rafforzerà l’idea di essere portatori di pericolo e che anche gli altri costituiscano un pericolo per la sua incolumità. Una vera bomba a orologeria che mina l’autostima e la fiducia nel prossimo.

Ma non finisce qui. Il “guinzaglio da polso” funziona con tecnologia bluetooth, che emette radiazioni alla frequenza di 2,4 GHz.

L’esposizione a questo tipo di radiazioni (2,4 GHz) , pur essendo di bassa intensità, provoca stress ossidativo, alterazione dello sperma con riduzione della fertilità, alterazioni neurologiche (con modificazioni dell’attività bioelettrica del cervello), apoptosi, danni al Dna, alterazioni del sistema endocrino, flusso massivo di ioni calcio attraverso la membrana cellulare [Pall, 2018; Wilke, 2018].

Ed è proprio nei confronti dei bambini che dobbiamo prestare particolare attenzione: i loro corpi sono più piccoli, le ossa del cranio sono più sottili, la massa encefalica è minore quindi è soggetta a maggior penetrazione e diffusione delle radiazioni [Morgan et al., 2014; Gandhi et al., 2012].

Inoltre il sistema nervoso e immunitario dei bambini è in rapido sviluppo (il cervello continua a svilupparsi fino ai vent’anni) e il processo di mielinizzazione nervosa non è completo [Kaplan et al., 2016].

La diminuita capacità di riparazione del Dna e l’incremento di danni al Dna dovuti alle radiofrequenze aumenta nei più giovani il rischio di contrarre malattie neurodegenerative e tumori [Markovà et al., 2010; Hardell 2017].

Sono stati inoltre rilevati disturbi cognitivi, dell’apprendimento e della memoria per esposizione a radiofrequenze di bassa intensità [Deshmukh et al., 2015; Calvente et al., 2016].

Allora, informiamoci sui potenziali danni alla salute mentale e fisica della tecnologia wireless prima di imporre l’utilizzo di dispositivi di questo genere, svegliamo la nostra ragione e il nostro senso critico, e non permettiamo che I nostri figli siamo tenuti al guinzaglio.

Il braccialetto elettronico è stato fino ad oggi usato come alternativa alla detenzione. I bambini dovrebbero indossarne uno simile, pagandone per di più il costo economico e sanitario. Devono forse scontare una pena per una colpa mai commessa?

Laura Masiero presidente Laura Masiero, presidente Applelettrosmog

Fabia Del Giudice, consigliera provinciale Isde Lecce

Patrizia Gentilini, ISDE Italia

Paolo Orio, presidente Associazione Italiana Elettrosensibili

Recente articolo del Prof Belpomme sulla elettrosensibilità

 

“ELETTROIPERSENSIBILITA’ COME
DISTURBO NEUROLOGICO RECENTEMENTE IDENTIFICATO E CARATTERIZZATO:COME DIAGNOSTICARLO,TRATTARLO E PREVENIRLO”

 

ELETTROSENSIBILITA’.ENTITA’ NOSOLOGICA BEN DEFINITA.UN VERO E PROPRIO STATO DI MALATTIA.

 

Pubblicazione accessibile a tutti  https://www.mdpi.com/1422-0067/21/6/1915   

 

 

La Svizzera chiede uno stop alla implementazione del 5G !

 

comunicato stampa dell associazione italiana elettrosensibili

13.2.2020

 

 

Leggiamo sul Financial Times del 12.2.2020 la interessante notizia sulla presa di posizione dell’Agenzia per l’Ambiente Federale Svizzera al ‘deployment’ delle stazioni radiobase per il 5g.

 

 

L’articolo riporta:

 

La Svizzera, uno dei leader mondiali nel lancio della tecnologia mobile 5G, ha posto una moratoria indefinita sull’uso della sua nuova rete a causa di problemi di salute.

La Svizzera è relativamente avanzata in Europa nell’adottare il 5G. Il ricco paese alpino ha costruito più di 2.000 antenne per potenziare la sua rete solo nell’ultimo anno, e i suoi fornitori di telecomunicazioni hanno promesso l’imminente copertura del 5G dei loro clienti per la maggior parte dell’anno passato.

Tuttavia, una lettera inviata dall’agenzia svizzera per l’ambiente, Bafu, ai governi cantonali del paese alla fine di gennaio, ora  chiede tempo  per approvare l’uso di tutte le nuove torri 5G

Bafu ha affermato di non poter ancora fornire criteri universali senza ulteriori test dell’impatto della radiazione 5G.

L’agenzia ha dichiarato di “non essere a conoscenza di alcuno standard in tutto il mondo” che potrebbe essere utilizzato per valutare le raccomandazioni. “Pertanto Bafu esaminerà l’esposizione attraverso antenne adattive [5G] in profondità, se possibile in condizioni operative nel mondo reale. Questo lavoro richiederà del tempo “

 

 

 

L’Associazione Italiana Elettrosensibili plaude questa decisione, che è ragionevole e tiene conto del  rispetto del Principio di Precauzione.

L’Associazione, parte della Alleanza Stop 5G, è attiva da sempre nella lotta per la riduzione dei limiti attuali di esposizione alla radiazioni non ionizzanti  ma in particolare contro la implementazione così sbrigativa, senza evidenze scientifica della non-dannosità su tutti gli esseri viventi, di una nuova forma di trasmissione dati (5G) molto impattante sia nel modo che nella quantità.

 

Corte d'appello

Storica sentenza su nesso causale tra cellulare e tumore al cervello

La vertenza del Sig. Romeo, ex dipendente di Telecom Italia, affetto da neurinoma causato da uso intensivo e prolungato del telefono cellulare per motivi lavorativi ha avuto un secondo successo nella Corte di Appello di Torino, dopo la sentenza di primo grado presso il Tribunale di Ivrea.
La testo della sentenza è un ‘capolavoro’!

Si enfatizza la validità della ricerca scientifica INDIPENDENTE, la validità degli studi epidemiologici ed i risultati della soerimentazione su animali condotta da NTP e Ramazzini.
Sviluppa il concetto di causalità pur non essendo disponibili delle certezze assolute.

Si rimanda al testo della sentenza, con evidenziazioni delle parti più significative.

La stampa italiana, le TV ed i media, nella stragrande maggioranza hanno sminuito la valenza di tale risultato.

La Associazione ha emesso un comunicato stampa

I gestori della telefonia passano all’incasso!

I commenti riportati ieri da molti notiziari TV, dalla stampa e da vari siti di informazione web evidenziano come la stragrande maggioranza degli stessi siano vincolati alle entrate pubblicitarie: quale è il comparto economico che investe di più in pubblicità? Lascio ai lettori la risposta …!

La sentenza della Corte d’Appello – che ritengo NON sia stata minimamente letta da nessun giornalista! – esprime con grande precisione e profondità il giudizio della Corte sul nesso causale tra l’uso intensivo di un telefono cellulare e la genesi di Neuromi acustici (tumori) nella parte destra, dove la vittima, Sig. Romeo, poggiava il suo telefono cellulare.

Il risultato del confronto tra i Consulenti d’Ufficio (nominati dal Giudice), ed i consulenti di parte sia del Sig. Romeo che dell’INAIL ha portato alla conclusione che:
“con criterio di elevata probabilità logica, si possa ammettere un nesso eziologico tra la prolungata e cospicua esposizione lavorativa a radiofrequenze emesse da telefono cellulare e la malattia denunciata dal periziato all’INAIL (neurinoma dell’ottavo nervo cranico destro)”
Leggendo la sentenza si evince che, giustamente, sono state portate dai consulenti dell’INAIL tutte le possibili e più disparate argomentazioni per sminuire gli studi epidemiologici presentati, la validità degli studi su animali (NTP, Ramazzini), la valutazione sulla stima del tempo di utilizzo del telefono, etc etc. Punti dialetticamente e competentemente contestati senza dubbi.
Anche lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità (rapporto ISTISAN 19/11) del 2019, grazie alla disanima compiuta dall’ISDE (Medici per l’ambiente), nei mesi scorsi, è stato praticamente demolito.
Un altro punto essenziale (come del resto già colonna portante della sentenza della Cassazione di Brescia del 2012 su analoga causa tumore-telefono cellulare ) è quanto riportato dai Consulenti d’Ufficio sulla oggettiva valutazione dei risultati scientifici di “autori che non hanno dichiarato l’esistenza di conflitti di interesse invece sussistenti e che debba essere dato maggior peso ai risultati di studi condotti da ricercatori esenti da tali conflitti, come ad esempio gli studi effettuati da Hardell e collaboratori”

Concludendo,
l’Associazione italiana Elettrosensibili auspica, come detto dal Sig. Romeo in alcune interviste, che si attui quanto già legiferato nel lontano 2001 ovvero la etichettatura di pericolosità degli strumenti wireless.

Giorgio Cinciripini, Paolo Orio

Convegno internazionale #STOP5G alla Camera dei Deputati – PERICOLOSITÁ DEL 5G e delle O.E.M.

Video integrale con tutti gli interventi

PERICOLOSITÁ DEL 5G e delle O.E.M.

Dott. MAURIZIO MARTUCCI, portavoce Alleanza Italiana Stop 5G

Sen. RICHARD BLUMENTHAL, davanti a Commissione Senato USA

Dott.ssa PATRIZIA GENTILINI, medico oncologo ed ematologo, ISDE Italia (Medici per l'Ambiente)

FRANCA BIGLIO, Presidente ANPCI, Associazione Naz. Piccoli Comuni d'Italia

Prof. OLLE JOHANSSON, neuroscienziato, già Karolinska Institute, Svezia

Dott.ssa ANNIE SASCO, medico e scienziata epidemiologa, già IARC, Francia

MAURIZIO MARTUCCI
Portavoce Alleanza Italiana Stop 5G

6'. Che cos'è il 5G? Un milione di devices al chilometro quadro in connessione wireless, un milione di nuove antenne anche a frequenze millimetriche, in bande totalmente inesplorate per la società civile.
Richiesta delle aziende di innalzare i limiti di esposizione per i campi elettromagnetici (CEM) da 6 a 61 V/m (che comporta una moltiplicazione per 110 del livello di onde elettromagnetiche (OEM)). Miniantenne ovunque, sui semafori, nei tombini, sotto i marciapiedi, nelle abitazioni, droni in cielo e wifi dallo spazio con il lancio in orbita dei satelliti.

8'30''- L'Italia è uno dei paesi più avanzati su questa sperimentazione tecnologica.

9'- Negli ultimi mesi: rifiuto del 5G del ministro dell'Ambiente del governo federale di Bruxelles, di 3 cantoni svizzeri su 4. In Austria una commissione del Parlamento ha dato l'OK per una ricerca scientifica sul 5G, perché il 5G non ha nessun tipo di studio preliminare sull'impatto socio-sanitario; i parlamenti di Cipro e Malta hanno chiesto uno studio preliminare prima di vendere all'asta le frequenze.
Ma l'atto politico più significativo d'Europa arriva dalla Spagna: il 5G deve essere sottoposto a una valutazione d'impatto ambientale, ricordando il dovere di tutelare le fasce più sensibili: donne incinte, bambini, anziani e gli elettrosensibili.

VIDEO - USA: interrogazione del Sen. Richard Blumenthal (durata: 4 minuti)

11'- Il Sen. Blumenthal: "I rischi del 5G per la salute sono sconosciuti e non studiati". Davanti a una commissione del Senato americano, interpella Brad Gillen e Steve Berry, di 2 compagnie di telefonia mobile.

Domanda: "Quanto denaro il settore della telefonia ha speso per sostenere una ricerca indipendente sull'impatto del 5G? Una ricerca indipendente sugli effetti biologici è in corso, è completata? Dove possono trovarla i consumatori? [...]Risponda alla mia domanda: Quanti soldi ? Zero?

Mr Gillen: — Non ci sono studi attivi supportati dall'industria oggi.

Sen. Blumenthal:Quindi non c'è veramente alcuna ricerca per accertare gli effetti sulla salute. Andiamo alla cieca, per quanto riguarda la salute e la sicurezza."

 

MAURIZIO MARTUCCI

15'- Non ci sono studi preliminari su quello che potrà significare esporre, in Italia, 60 milioni di cittadini a un'irradiazione ubiquitaria, permanente, multipla e cumulativa di radiofequenze, anche inesplorate, oltre a quelle già esistenti 2G, 3G, 4G, wifi e wi-max. Per capire quello che sarà un salto nel buio, abbiamo qui nella Camera dei Deputati dei relatori di fama internazionale. Inizieremo con la Dott.ssa Patrizia Gentilini, medico oncologo ed ematologo, Ha lavorato per oltre 30 anni nel reparto di oncologia di Forli.
É responsabile dell'ufficio di presidenza della giunta esecutiva e componente del comitato scientifico dei Medici per l'Ambiente, ISDE Italia. Con la Dott.ssa Gentilini, cominciamo a scoprire il lato oscuro del 5G e delle radiofrequenze, onde non ionizzanti. Cerchiamo di capire cosa si cela dietro quello che viene spacciata come una nuova tecnologia dal progresso di cui nessuno di noi potrà fare a meno.

 

Dott.ssa PATRIZIA GENTILINI
Medico oncologo ed ematologo, ISDE Italia (Medici per l'Ambiente)

20'-Il problema dei rischi per la salute è un problema sottovalutato. Fino agli anni 1940 il fondo naturale pulsato (campo elettrico) era di 0,0002 V/m. Il Comitato europeo ECNRR (European Commitee on Non- ionising Radiation Risk) recentemente ha chiesto che l'esposizione fosse valutata come per le radiazioni ionizzanti, con un limite cumulativo e in funzione dell'età. Tutt'oggi questo non viene fatto e siamo esposti a valori superiori a quelli considerati cautelativi per la salute umana. "Schizofrenia" dell'Europa: nel 2011 il Consiglio d'Europa raccomandava un limite di 0,6 V/m e a medio termine di 0,2 V/m; nel 2016 l'Europa spinge il 5G; il comitato SCHEER (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, organismo UE) ha classificato il 5G come "rischio emergente".

22'- Se il 5G fosse un farmaco non avrebbe mai superato la fase preclinica. Nessun controllo è stato fatto. E' la società civile stessa che è diventata un laboratorio per sperimentare nuove tecnologie. Il ministro dell'Ambiente di Bruxelles ha detto: "Non voglio che i miei concittadini diventino cavie." Da noi, il 5G viene già sperimentato su milioni di cittadini nelle città scelte.

24'- Ad oggi non esistono dispositivi in grado di misurare i CEM che verranno generati dal 5G. Andiamo completamente nel buio. Il Ministero della Salute non è coinvolto nell'implementazione del 5G. Navighiamo a vista.

25'- Rapporto (e posizione) dell'ISS ISTISAN 19/11 estremamente discutibile. Per il 5G dice che "non è possibile formulare una previsione sui livelli di CEM", "sarà dunque necessaria una revisione della normativa nazionale", ci saranno scenari non prevedibili. Ma non ne trae nessuna conseguenza.

26'- CONOSCENZE ATTUALI SUI RISCHI per la salute umana da CEM, introdotti da recente perché non esistono in natura. Prima domanda: chi ha finanziato gli studi? Tra quelli finanziati dall'industria il 32% vede degli effetti e il 68% no; tra quelli indipendenti il 70% rileva rischi e il 30% no. Gli effetti non termici, ma biologici sono i più pericolosi come esposizione cronica. Ci sono in modo statisticamente significativo dei tumori cerebrali, ma anche molte altre patologie. Orbene, i limiti di legge tengono solo conto degli effetti termici sui tessuti, stabiliti su dei manichini., da una ONG privata, l'ICNIRP.

28'- Effetti sulle cellule: stress ossidativo, formazione di radicali liberi, alterazione del DNA, azione epigenetica, alterazione della membrana cellulare e dei canali del calcio, alterazione della forma stechiometrica delle proteine. Diverse funzioni biologiche molto importanti vengono alterate.

29'- Le persone elettrosensibili hanno gravi alterazioni biochimiche per lo stress ossidativo da esposizione ai CEM. Si possono dosare nel sangue dei marcatori, l'elettrosensibilità ha un riscontro oggettivo. Effetti clinici non cancerogeni dei CEM: danno alla barriera emato-encefalica, malattie degenerative, disturbi del comportamento, alterazione agli organismi in via di sviluppo, alterazione della funzionalità del pancreas, disturbi metabolici, aumento del rischio di diabete, alterazione del ritmo cardiaco. Quindi un ventaglio molto ampio.

30'- Una meta-analisi mostra che per esposizione di lavoro, aumento del 26% del rischio di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), del 33% del rischio di Alzheimer. Studio 84000 coppie madre-bambino in diversi paesi: le madri che usavano molto il cellulare in gravidanza avevano un aumento di deficit di attenzione- iperattività nel bimbo (probabilmente perché il cellulare altera la produzione di melatonina).

31'- Rischi cancerogeni: nel 2011 classificazione dei CEM in radiofrequenze dall'OMS "possibili cancerogeni" (classe 2B), sopratutto per i tumori cerebrali. Slide aumento glioblastomi in Gran-Bretagna: le zone più esposte al cellulare hanno più tumori. Nel 2018, studi del NTP e dell'Istituto Ramazzini: aumento nei ratti di schwannomi, tumori delle guaine nervose e tumori al cervello.

33'- 3 meta-analisi di studi epidemiologici: oltre 10 anni di utilizzo aumento del 32% di rischio di tumore cerebrale; e del 44% per i gliomi; oltre 1640 ore aumento del 33%. La IARC ha messo nelle sue priorità di rivalutare verso l'alto la classificazione.

34'- Rapporto ISS: "L'uso comune del cellulare non è associato all'incremento del rischio di alcun tipo di tumore cerebrale. La meta-analisi degli studi al 2017 non rileva, nell'insieme, incrementi d'incidenza di queste neoplasie in relazione all'uso prolungato (>10 anni)". In realtà la letteratura dice esattamente il contrario. La pubblicazione del rapporto ISS ad agosto ha scatenato una serie di articoli scientifici per confutarlo, ma i media hanno riportato la versione ISS ("La Repubblica": "Telefoni cellulari e tumori, rapporto dell'ISS non evidenzia aumenti di rischio"). Quindi i cellulari si possono usare senza nessuna prudenza. ISDE ha pubblicato una serie di critiche e lanciato una petizione su Change.org per il ritiro del rapporto. Editoriale del Dott. Di Ciaula (presidente Comitato Scientifico ISDE) e del Prof. Terracini (padre dell'epidemiologia italiana) su "Epidemiologia e Prevenzione". Certi studi non rilevano aumenti di tumori. ad es. uno prendeva in considerazione un'esposizione di 3 anni, o con un'esposizione di 2 ore e mezza al mese (!) ovviamente non si può evidenziare un rischio. Gli studi epidemiologici e la loro metodologia devono essere valutati con molta attenzione. Disturba la conclusione dell'Istituto Superiore di Sanità su tutta questa letteratura scientifica che vi ho presentata. 

37'- Rischi specifici del 5G: le onde millimetriche entrano per 1 millimetro nella pelle, dove ci sono terminazioni nervose, vasi sanguigni. In vitro, si è vista una disregolazione del profilo metabolico, anche dei cheratinociti.Questo in laboratorio. Peraltro, per fare degli studi epidemiologici, se saremo tutti esposti, sarà difficile trovare dei gruppi controllo non esposti. Sono effetti locali ma anche sistemici, perché generano tutta una serie di alterazioni di mediatori, anche della flogosi, dei mediatori monochimici e alterazione della trasmissione dei segnali nervosi. Il Dott. Di Ciaula ha fatto una rassegna recente di studi sperimentali focalizzata sul 5G: alterazione della proprietà delle membrane citoplasmatiche, dei sistemi neuro-muscolari, stimolazione della proliferazione cellulare, alterazione della sintesi delle proteine. Gli effetti, dal punto di vista sperimentale, non sono sostanzialmente diversi da quelli per gli altri tipi di onde.

39'- Effetti del 5G sull'ambiente: Pubblicato su "Nature": sarà più difficile prevedere gli eventi meteorologici estremi, proprio quando diventano più frequenti e preoccupanti. Alterazioni sugli insetti. I CEM alterano già le capacità di orientamento delle api, che non ritrovano l'alveare. L'assorbimento delle onde nelle api sarà maggiore con le onde millimetriche del 5G. Perdita di biodiversità. Le foglie degli alberi assorbono molto le onde millimetriche. Verde pubblico: nei luoghi abitati, ma anche nelle zone boschive, tagli selvaggi di alberi sani (sopratutto quelli alti e frondosi) che potrebbero ostacolare il segnale del 5G.

41'- La vera domanda è: abbiamo davvero bisogno di più velocità? Impatto di queste tecnologie sul neuro- sviluppo e il comportamento dei nostri bambini. Noi medici dobbiamo preoccuparci di curare, ma anche di perché ci si ammala. È stato il grande messaggio del mio maestro Lorenzo Tomatis: "Adottare il principio di precauzione e di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi, evitare che si consideri l'intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali sperimentare tutto quanto è in grado di inventare il progresso tecnologico." Credo che dobbiamo davvero riflettere su questo.

 

MAURIZIO MARTUCCI

43'- La consapevolezza sta circolando dal basso, e sta prendendo sempre più piede. Deve essere per noi un monito di speranza per il futuro. Ad oggi 5 novembre, 76 comuni hanno ufficialmente preso posizioni di cautela e prevenzione, di moratoria o di Stop al 5G.

 

FRANCA BIGLIO
Presidente ANPCI, Associazione Naz. Piccoli Comuni d'Italia

45'- Porto la mia esperienza di sindaco di un comune individuato per la sperimentazione del 5G. Sul 5G, in quanto sindaco di Marsaglia (CN), al momento non abbiamo ancora avuto nessun tipo di informazione e di comunicazione. L' 1 marzo l'abbiamo saputo dal giornale locale. Non sappiamo perché 120 piccoli comuni siano oggetti di sperimentazione. Sono stati sorteggiati, scelti? Io non lo so. Siamo responsabili sanitari locali. Non possiamo accettare una cosa del genere. 20 marzo, sempre sul giornale locale: "Arriva il 5G in Alta Langa." I 120 comuni sarebbero stati "sorteggiati per ospitare le prime sperimentazioni." Ma chi l'ha detto che siamo disponibili ad ospitare determinate sperimentazioni? Prima eventualmente contattateci. 20 aprile, "La Stampa": "Il 5G in 120 piccoli comuni. ANCI e UNCEM: grande opportunità." Quando sentiamo "opportunità", c'inquieta un po'. Come comune di Marsaglia scriviamo al prefetto per chiedere di mettere in atto tutte le procedure tecnico-giuridiche necessarie per la tutela della salute.

Nessuna risposta. Ci documentiamo, e veniamo a sapere che sul 5G Bruxelles blocca la sperimentazione. Ci documentiamo e incominciamo ad allertarci sempre di più. Ma era un po' come durante l'alluvione del 1994 a Cuneo, che non sapevamo cosa succedeva negli altri comuni. Quindi abbiamo scritto a tutti sindaci dei comuni fino a 15000 abitanti per chiedere: "Ma sapete qualcosa? Chi di voi è stato interessato? Chi di voi era al corrente?" Non volevamo sentirci isolati come nel mattino dell'alluvione. Il 30 aprile adottiamo in consiglio comunale la moratoria, seguita da un'ordinanza del sindaco mandata al prefetto, che dice che è illegittima, perché dice che non abbiamo seguito la prassi. Ma non ci sposta molto. Poi abbiamo incontrato Maurizio Martucci e la preoccupazione è ancora aumentata, per i nostri cittadini. Dobbiamo tutelare i nostri cittadini, è una grossa responsabilità. È arrivata una lettera a tutti i sindaci: "Gentile sindaco, il suo comune non è stato sorteggiato, ma scelto da AGCOM." Quindi noi dovremmo ringraziare per una cosa che ci cala dall'alto? Ci scelgono per una cosa che va bene per loro senza sapere se noi la gradiamo o no. Ma come si può agire in questo modo in un paese che dice di essere democratico? Viviamo in democrazia? Il sindaco è quello che deve avere per il proprio comune capacità di autonomia, capacità organizzativa, decisionale e gestionale. Lo prevede la costituzione. A questo punto noi dovremmo poterle adottare. Quindi, hanno scritto che siamo stati scelti "in quanto risulta che [siamo] in una situazione di divario digitale (digital divide)." Loro hanno stabilito che noi siamo in una situazione di divario digitale grave, quindi siamo stati scelti. "Il servizio 5G non è una sperimentazione, ma una offerta commerciale." Se è una offerta commerciale, io posso accertarla come non accettarla. Per me, fino a che non c'è la certezza che il 5G non è dannoso per la salute, posso decidere per il sì o per il no. La nostra prefettura, come l'ho detto, non risponde, ma la prefettura del comune di S.Giorgio Scarampi (Asti) dice che essere stati scelti è una grande opportunità, che loro non sono a conoscenza di sperimentazioni e che comunque sarà l'ARPA a vegliare. E cosa risponde l'ARPA? Dice: "Al momento non è possibile formulare una previsione sui livelli di campo elettromagnetico ambientale dovuto allo sviluppo delle reti 5G." A questo punto abbiamo preso contatto con uno studio di avvocati. Vi annuncio che l'ANPCI sta per sottoscrivere con questo studio di avvocati un accordo di programma per offrire una tutela, una garanzia legale ai piccoli comuni, con agevolazioni finanziarie.

 

MAURIZIO MARTUCCI

59'- Abbiamo l'onore di ospitare il Prof. Olle Johansson, ex capo dell'unità sperimentale di dermatologia del Dipartimento delle Neuroscienze del Karolinska Institute di Stoccolma in Svezia, e professore del Royal Institute of Technology di Stoccolma. Sin dagli anni '90 il Prof. Johansson è impegnato in maniera fattiva nello studio della malattia tipica delle OEM, l'elettrosensibilità. Il Prof. Johansson è un punto di riferimento internazionale per tutti quanti cercano delle fonti attendibili su cui riuscire a capire quali sono i meccanismi, gli effetti delle radiofrequenze, onde non ionizzanti, sugli organismi viventi. Ha dichiarato in un'intervista recente: "Le prove degli effetti delle radiofrequenze, non termici ma di carattere biologico, sono schiaccianti."

 

Prof. OLLE JOHANSSON
Neuroscienziato, già Karolinska Institute, Svezia

1.00'- Approfondirò qualche punto trattato dai precedenti relatori. Ho iniziato a parlare di questi argomenti 40 anni fa. Pochissime persone mi ascoltavano. Ora, nelle ultime 4 settimane ho dato delle conferenze a Philadelphia, Las Vegas, altri posti negli USA, in Danimarca, Finlandia, Isola di Man e Italia. C'é ora un enorme interesse. Negli ultimi giorni, qui in Italia ho incontrato delle persone elettrosensibili e le loro famiglie. Stanno facendo una brutta vita qui in Italia. È la nostra responsabilità aiutarli e sostenerli.

1.03'- Voglio citare un professore irlandese, Tom Butler: "I bambini sono a rischio crescente di contrarre malattie, nel presente e nel futuro, dalle tecnologie wireless, a causa dei governi deboli, degli organi e agenzie di governo sotto influenza, delle istituzioni corrotte, dei media compiacenti e degli scienziati ignoranti oppure non etici."

1.05'- L'Italia è all'avanguardia nella presa di responsabilità. Saluto i membri del Parlamento e i sindaci qui presenti. Avete già sentito il senatore US Blumenthal e visto che le compagnie telefoniche non sono in grado di proteggere la popolazione. Quindi dovete applicare il principio di precauzione. E la signora meravigliosa che ha parlato prima di me ha dimostrato che Kafka è anche italiano.

1.07'- Ci sono 5 ragioni per fermare il 5G: 1. (l'avete già sentito) Il 5G è istallato senza alcuna forma di test preliminare e di valutazione d'impatto sulla salute e l'ambiente, quindi violando il principio di precauzione della legge europea. 2. Il 5G viene istallato senza nessuna forma di consultazione pubblica, lasciando tutti senza nessun luogo dove fuggire e nascondersi dalle radiazioni, quindi violando seriamente la dichiarazione ONU dei diritti umani, la Convenzione del 2007 sui diritti umani per le persone con disabilità funzionali e il Codice di Norimberga del 1947. 3. Il 5G è installato senza nessun standard di esposizione basato sugli effetti biologici (fra poco, sentirete Marc Arazi, forse grazie alla Francia in futuro avremo degli standard basati sugli effetti biologici). 4. Il 5G viene installato in presenza di una massiccia quantità di studi scientifici indipendenti che dimostrano che le OEM già esistenti sono dannose per la salute pubblica e l'ecosistema. 5. Il 5G viene installato con un'impronta ecologica gigantesca: avvolgerà il pianeta in una coltre di elettrosmog dal quale non ci sarà modo di sfuggire. In questo "carcere" la sorveglianza e il controllo saranno ovunque, in ogni momento, creando così un "1984" elettronico di proporzioni inimmaginabili, buttando il "Grande Fratello ti sta guardando" di George Orwell in una realtà agghiacciante, molto lontana dal sistema democratico. Non agire oggi può rivelarsi un disastro domani, e rischiamo di avere delle "lezioni troppo tardive".

1.13'- Nel 2011, anno in cui l'OMS ha classificato le OEM della telefonia mobile come "possibile cancerogeno", il Consiglio d'Europa ha chiesto di bandire dalle scuole i telefoni cellulari e le attrezzature wireless, chiedendo che ciò fosse immediatamente attuato per proteggere i bambini. Che cosa è successo in Svezia? Niente. Spero che in Italia abbiate fatto meglio, perché i genitori espongono i figli a qualcosa che è classificato come il gas Orange, il defoliante della guerra del Vietnam (o all'epoca il DTT, opportunamente riclassificato dopo in 2A). Quando chiedo ai genitori se metterebbero i loro figli in una stanza piena di gas Orange, mi rispondono: "Sei pazzo?" Eppure è esattamente quello che stanno facendo. I genitori svedesi amano i propri figli, li proteggono in ogni modo, li coprono per il freddo, gli danno il casco per la bici, ma quando sono davanti a questi oggetti elettronici li lasciano nudi.

1.16'- Cosa possiamo imparare dalla scienza? Alcuni scienziati hanno mostrato che il telefono cellulare può dare mal di testa. Potrei fermarmi qui, perché non ho mai incontrato nessuno che dicesse di voler avere mal di testa con il telefono cellulare. Ma vi farò vedere ancora qualche slide.

1.17'- Alcuni scienziati hanno dimostrato che l'esposizione al cellulare di una madre durante la gravidanza aumenta significativamente il ritmo cardiaco del feto e del neonato e diminuisce la sua portata cardiaca. In poche parole, i feti e neonati hanno subito uno stress. Di nuovo, quando ho chiesto ai genitori, anche quelli che lavoravano nelle telecomunicazioni, se fosse quello che desideravano per i loro figli, nessuno mi ha risposto: "Oh, sì!" Quindi, di nuovo potrei fermarmi qui. Ma andrò avanti.

1.18'- L'uso del cellulare riduce la qualità del seme: diminuisce la quantità di spermatozoi, la loro motilità e vitalità e ne modifica la morfologia. La riduzione della qualità dello sperma è correlata alla durata dell'esposizione quotidiana al telefono cellulare, ed è indipendente dai valori iniziali di qualità. Difatti, la qualità dello sperma in Italia come in Svezia è calata drasticamente. È quello che vogliamo? Se fossi il capo del governo italiano, mi siederei e direi: "Sappiamo cosa stiamo facendo alla popolazione maschile, alla popolazione femminile, e ai bambini?". Di nuovo parlo di Marc Arazi: in Francia le autorità si stanno impegnando in quel senso, e sono molto orgoglioso di far parte della squadra della sua ONG Phonegate Alert, che sta facendo un lavoro stupendo.

1.20'- Altri scienziati hanno dimostrato che la quinta generazione di discendenti di topi esposti a livelli di radiofrequenze molto bassi (< 2 V/m) è irreversibilmente sterile. Se così fosse per gli italiani, i vostri pro- pro-pronipoti non potranno più avere figli per qualcosa che state facendo oggi o che avete fatto qualche anno fa. Sarà troppo tardi per tornare indietro.

1.22'- Scienziati hanno mostrato un impatto negativo sull'apprendimento nei ratti, basato su una riduzione della capacità di concentrazione e dell'apprendimento di breve termine. La stessa cosa succede con i ragazzi, con il semplice wifi: diminuzione della capacità di apprendimento e nei test linguistici. Ecco un altro studio: anche tutti gli animali e le piante patiscono l'esposizione alle radiofrequenze.

1.23'- Ma l'articolo che m'impedisce di dormire di notte è quello di Taheri (et al.), che mostra che i batteri esposti alle frequenze dei telefoni cellulari o dei router wifi diventano resistenti a molti antibiotici. Nel 2017 un incontro del G20 è stato dedicato al tema: 24000 persone in Europa sono morte prematuramente a causa dell'antibiotico-resistenza. È stato stimato che nel 2050, più di 10 milioni di persone nel mondo ogni anno moriranno a causa dell'antibiotico-resistenza. Ma il G20 non ha preso in considerazione il lavoro di Taheri, dal quale si può facilmente dedurre che la cifra, invece di 10 milioni potrebbe essere 7,6 miliardi! 

1.26'- Nello studio Reflex, gli animali sono stati esposti per solo 24 ore a un SAR di 1,3 W/kg ed è stato osservato un grave danno al DNA. Tenete presente che in Italia siete esposti legalmente a 2 W/kg. La frammentazione del DNA è simile a quella che avviene dopo 1600 lastre di raggi X. Ma nessuno ha mai ricevuto 1600 lastre di raggi X. L'industria della telefonia ha cercato per 2 anni di bloccare la pubblicazione di questi risultati.

1.28'- Ma ci sono anche degli impatti cognitivi. Secondo l'indagine PISA, i paesi dell'OCSE che hanno investito di più nelle tecnologie digitali nella scuola hanno una diminuzione delle capacità degli alunni in lettura e matematica. Secondo l'OCSE l'uso più frequente dei computer nelle scuole è più frequentemente associato con risultati peggiori. Multitasking, lo stare per ore di fronte allo schermo, meno tempo per i contatti sociali e le attività fisiche, col rischio di danni al collo e alla schiena, sovrappeso (i bambini italiani sono quelli in Europa col maggiore sovrappeso), problemi di sonno, la dipendenza dalle tecnologie informatiche, e la demenza digitale sono alcuni dei rischi conosciuti e degli effetti collaterali delle tecnologie digitali. Forse è la ragione per cui le autorità in diversi paesi asiatici, Cina, Corea del Sud, Taiwan, Giappone, stanno rimuovendo i telefoni cellulari, i laptop e i tablet dalle scuole. La Cina ha un solo obiettivo: comprare il mondo. Per fare quello, le servono studenti intelligenti.

1.30'- In Italia si può essere esposti a 2W/kg corporeo. Ma già nel 1997 uno scienziato danese aveva dimostrato che si osservano delle trasformazioni nel ciclo delle cellule e la proliferazione cellulare a una esposizione 100 000 volte inferiore alla soglia di 2W/kg. Altri studi hanno mostrato un'alterazione della permeabilità della barriera emato-encefalica a un livello 5000 inferiore ai 2W/kg; una modificazione dell'attività bioelettrica del cervello, danni al DNA e diminuzione della sua capacità di riparazione, flusso massivo di ioni calcio attraverso la membrana cellulare, sempre a livelli bassissimi. Utilizzavo questa slide nel 1998. Da allora, si sono aggiunti migliaia di studi. Le radiazioni delle tecnologie wireless, anche con un'esposizione molto al di sotto dei limiti, acuta o cronica, sono dannose.

1.33'- Le linee-guida per l'esposizione umana sono obsolete da decenni. Riguardano un'esposizione di durata 6 o 30 minuti. Prendono in considerazione solo gli effetti termici misurati su un manichino di plastica riempito di gel fluido, in un ambiente libero da altre radiazioni. Sono necessari standard che prendano in considerazione gli effetti biologici. Quando ci penso, mi dico: il mondo è pazzo! I bambini sono molto più vulnerabili all'esposizione degli adulti. Dipendono da noi per la loro protezione, e gli effetti sono molto più devastanti per la società. È necessaria un'azione di protezione immediata. Se tutti i bambini saranno danneggiati, non ci sarà un'Italia futura. 

1.36'- L'esposizione autorizzata dalle linee guida è un quintilione (cioè un miliardo di miliardi) di volte superiore al fondo naturale elettromagnetico pulsato nel quale vivevamo pochi decenni fa. [P. Bandara, D.O. Carpenter: Planetary electromagnetic pollution: it is time to assess its impact; The Lancet]. Nel 1997, io proposi di tenere conto del fondo naturale come limite. L'anno successivo l'ICNIRP ha proposto il limite attuale. Potete immaginare la mia sorpresa... Se si applica il limite legato al fondo naturale, di sicuro si preserva la propria famiglia e anche i cari animali.

1.38'- Ora, che cosa noi o altri possiamo fare? Già nel 1983, dicevo che questa è la più ampia sperimentazione mai fatta. E chiedevo: che cosa succede se consentiamo che noi stessi e i nostri figli siamo usati come cavie da laboratorio, con l'intero corpo irradiato (a livelli colossali) 24 ore su 24 e ovunque, per tutta la vita?... E dal 1983, l'ho ripetuto e ripetuto. E ora sono già invitato a parlare in Italia nel 2020. Ma non è possibile che sistemiate subito?

1.41'- Nessuno ha risposto alla mia domanda , ma qui in Italia abbiamo iniziato ad agire: nel 2006 abbiamo formulato la Risoluzione di Benevento: bisogna usare il principio di precauzione, informare la popolazione e limitare l'uso dei cellulari e cordless per i bambini e adolescenti. In Italia avete anche l'Istituto Ramazzini, avete regole per la prevenzione del cancro al cervello, e siamo qui oggi. Voglio sottolineare che Cipro e altri paesi hanno bandito l'uso dei cellulari nelle scuole. Ed è rimasto un po' di spazio sulla slide per inserire l'Italia.

1.44'- Ma c'è un altro principio di precauzione: quello applicato dai veri poteri e Huawei. Più di 20 anni fa, hanno mollato tutti la barca: l'OMS, le autorità per la protezione dalle radiazioni, gli operatori e fabbricanti di telecomunicazioni e le compagnie di assicurazioni. Hanno sentito gli avvertimenti e hanno completamente abbandonato il discorso di garanzia di sicurezza, le compagnie di riassicurazione hanno smesso di coprire i danni eventuali causati da queste tecnologie. E questa la dice più lunga di qualsiasi rassegna scientifica. Nel 2002 a Londra un rappresentante della compagnia Lloyd's ha detto davanti a me: "Non esiste la domanda se sia pericoloso o meno. Sappiamo che è molto pericoloso." L'unica domanda per le assicurazioni è: "Chi pagherà per questo nel futuro? Noi no." Quindi, la risposta corretta alla mia domanda è: non si implementi nessuna nuova tecnologia finché quelli non ritornino a bordo e garantiscano la copertura dei danni che possono causare. Quando e dove avremo una moratoria basata sul principio di precauzione per la salvaguardia degli umani, degli animali, delle piante e dei batteri, e del nostro futuro comune? Quando inizieremo tutti ad ascoltare?

1.47'- Sono stanco. Non ho voglia di tornare in Italia per dare ancora conferenze. Voglio tornare per andare al mare. Avete il mio futuro nelle vostre mani. Se non fate niente vi ossessionerò ogni anno, con altre evidenze scientifiche più pesanti.

 

MAURIZIO MARTUCCI

1.49'- Abbiamo l'onore di ospitare la Dott.ssa Annie Sasco, medico epidemiologo. Ha lavorato per 22 anni presso la IARC. Per 9 anni è stata capogruppo dell'unità di epidemiologia per la prevenzione del cancro, per altri 2 anni capo sostituto del programma di controllo del cancro dell'OMS. La Dott.ssa Sasco ci parlerà di un progetto molto importante finanziato dall'Europa, che si chiama Mobi-Kids. E' lo studio sui rischi cancerogeni per i bambini che usano i telefoni cellulari. E' un progetto condotto in 14 paesi, tra cui anche l'Italia. Un progetto che è partito nel 2010, ma è già terminato nel 2015. Quindi siamo in attesa della pubblicazione di questo importantissimo studio. In piena corsa al 5G, da 4 anni ci devono ancora spiegare i risultati di Mobi-Kids !

 

Dott.ssa ANNIE SASCO
Medico e scienziata epidemiologa, già IARC, Francia

1.53'- Sono un medico e ho passato la vita per evitare alcuni casi di cancro nel mondo. Voglio proteggere i bambini del mondo. Per fare ciò bisogna fare della scienza seria, dire qualcosa solo quando si è sicuri. Ma allora dobbiamo parlare. È per questo che sono venuta.

1.56'- Cosa sappiamo sul 5G? Niente o quasi niente. Però sappiamo qualcosa sui 2G e 3G e i CEM in generale. E quello che sappiamo dovrebbe preoccuparci molto per il 5G. Come si dimostra un legame tra un agente e il cancro? Con 2 tipi di cose: gli studi epidemiologici, e gli studi in laboratorio, sugli animali o altri. Lorenzo Tomatis , dal 1969 con la IARC ha iniziato a mettere insieme le due cose, e posto le basi delle monografie sugli agenti sui quali c'è un sospetto di cancerogenicità , per il bisogno, a partire dalla scienza, di agire. Una monografia è almeno il risultato di 2 anni di lavoro. Poi per 10 giorni il gruppo si riunisce per esaminare tutti gli studi pubblicati. Sono esperti , preferibilmente indipendenti, ma diventa sempre più difficile essere sicuri che gli esperti siano indipendenti. Fanno dei riassunti sui diversi aspetti, e finalmente decidono per una classificazione, con delle regole molto precise.

2.01'- I campi elettromagnetici sono finiti nel gruppo 2B. La IARC finora ha studiato 1013 sostanze: 120 nel gruppo 1-cancerogeno certo per l'essere umano; 82 nel gruppo 2A- cancerogeno probabile; 311 nel gruppo 2B-cancerogeno possibile; 500 nel gruppo 3-non classificabile (Il fatto di dire“non lo so” non significa che non sia cancerogeno; dire "non so se c'è un rischio" è diverso da: "so che non c'è un rischio").

2.02'- Parlerò solo della monografia sui campi elettromagnetici, fatta nel 2011 e pubblicata nel 2013. Le frequenze interessate vanno dal 30 kHz fino al 300 GHz, quindi non copre solo i telefoni cellulari ma anche il wifi e altre frequenze. È importante perché certe persone pensano che la monografia riguardi solo i telefonini e che non ci sia da preoccuparsi per il wifi ad esempio. Quando hanno esaminato la classificazione, la maggior parte degli studi che c'erano erano studi fatti sopratutto nei paesi del Nord, fatti dallo svedese Lennart Hardell, e uno studio internazionale fatto dalla IARC: Interphone. C'era anche uno studio di coorte danese. Per gli studi sperimentali, c'erano studi che trovavano un rischio, altri no, e quindi non si sapeva bene

2.04'- Parlerò solo di epidemiologia perché è il mio settore. Per quel periodo della classificazione del 2011, parlerò solo di 2 studi. Poi più avanti parlerò di studi sui bambini. Hardell deve essere riconosciuto come il primo epidemiologo clinico ad occuparsi dei CEM, ed è stato fra i primi, in Svezia, a fare studi. È stato il primo a guardare se incideva l'età alla quale si incominciava a usare un telefono mobile. In questo studio degli anni 2000, considerava giovane una persona che ha iniziato ad usare il telefono cellulare prima dei 20 anni (adesso si inizia a 3 o 7 anni). È stato il primo a far vedere che quando si usa il telefonino prima dei 20 anni, è molto peggio che dopo, con un rischio moltiplicato per 3 di sviluppare un tumore al cervello. Il suo studio conclude che c'è un rischio nell'usare il telefono cellulare o un telefono cordless (DECT).

2.07'- Parlerò adesso dello studio Interphone. È stato fatto in 13 paesi (tra cui l'Italia), ed è iniziato alla fine degli anni '90. Lo studio è stato fatto bene (anche se presenta dei problemi, come ogni altro studio, nessuno è perfetto). Nonostante questi "problemi", dice qualcosa. È costato circa 20 milioni di dollari, di cui una parte veniva dall'industria della telefonia. Diciamo che c'era un conflitto di interesse "limitato". Significa anche che i finanziatori seguivano ed erano informati sui contenuti dello studio. È uno studio molto grosso, con più di 6000 "casi", un numero anche maggiore di "controlli". È stato fatto tra il 1999 e il 2004. A quell'epoca pochi avevano il cellulare e lo usavano solo per telefonare, e non per mandare messaggi, guardare un film o altro. Quindi, erano esposti a dei livelli e per delle durate molto inferiori a quanto avviene oggi. Alcuni paesi hanno iniziato a dare i risultati nel 2004, alla fine dello studio. Abbiamo dovuto aspettare il 2010 per vedere lo studio pubblicato. Perché? Non lo so. Ma questo lasso di tempo mi sembra un po' lungo. Per mettersi d'accordo sulle parole che sarebbero state scritte attorno ai numeri? Ma finalmente è uscito. Prima che uscisse, sono usciti i risultati di alcuni paesi (non dell'Italia, non sono mai stati pubblicati separatamente), dove si vedeva quello che è stato visto al livello dell'analisi completa. Cosa si vede? Era considerato un uso "regolare"dare almeno una chiamata alla settimana per 6 mesi. Era un altro mondo di quello di oggi. Non dobbiamo ridere. Hanno fatto quello che potevano fare con la situazione di allora. Il fatto interessante era che dai risultati paese per paese, si osservava che i più grossi utilizzatori hanno un rischio più alto di tumore al cervello. Lo considero un risultato importante, anche se i redattori hanno provato a minimizzare nei commenti. Quando il rischio più alto viene osservato tra gli individui più esposti, e sopratutto quando il rischio è più alto dal lato in cui si tiene il telefonino, non può essere un caso.
Quindi la conclusione come è stata scritta mi dà un po' fastidio. Dice: "Complessivamente, non è stato osservato nessun aumento del rischio di glioma o meningioma correlato all’uso di telefoni mobili. Ci sono indizi di un aumentato rischio di glioma ai più alti livelli di esposizione, ma errori metodologici e di altro genere impediscono di trarre un’interpretazione causale." Almeno hanno pubblicato questo, e si vede che i risultati Interphone vanno nello stesso senso di quelli di Hardell.

2.14'- Siccome ci vuole tempo per sviluppare un tumore, credo che non potevamo aspettarci di più. Quando un'agente è nuovo nella società, non possiamo aspettarci di avere dei casi di tumore la settimana dopo. per l’amianto che conoscete bene in Italia, ci sono voluti 40 anni prima che fosse riconosciuto cancerogeno. Per i telefoni cellulari siamo solo all'inizio. Dico che conviene considerare lo studio Interphone, non è uno studio "negativo", si trova quello che si poteva trovare attorno al 2000 per i primi utilizzatori del telefono cellulare. Stessa cosa per il neurinoma dell’acustico (non è un cancro, ma un tumore benigno, che dà problemi di udito e di equilibrio e la chirurgia, quando si deve usare, è pesante): utilizzano quasi le stesse frasi, ma si osserva anche per il neurinoma acustico un rischio maggiore per chi usa di più il telefonino.

2.16'- Con questi studi, la IARC ha messo i CEM nel gruppo 2B, perché l'evidenza era limitata (a quel tempo era vero) sia per gli umani che gli animali di laboratorio. Questa classificazione rifletteva la situazione di allora. Prima della riunione degli esperti, ho mandato una lettera per far notare il conflitto di interesse del presidente della commissione. È stato rimosso, ma ne è rimasto lo stesso qualcosa.

2.17'- Adesso parlerò dei bambini, perché sono il nostro futuro. Da 30 anni, c'è un aumento dei tumori fra i bambini ed è preoccupante. In particolare, la situazione sembra molto preoccupante in Italia. È importante capire perché questi bambini presentano un maggior numero di tumori oggi che 30 anni fa. Nel 2001, la IARC aveva classificato i ELF (extremely low frequency electric and magnetic fields) delle linee elettriche di alta tensione in classe 2B anche loro, basandosi su studi che evidenziavano un rischio aumentato di leucemie nei bambini.

2.19'- Ecco una diapositiva con lo studio di Om Gandhi che fa vedere che se un bambino ha un cellulare contro la testa, la parte di testa esposta è molto più importante che in un adulto. Parlerò di 2 studi che riguardano i tumori del cervello fra i bimbi e adolescenti. Il primo è CEFALO. State attenti alle date: lo studio CEFALO è stato accettato per la pubblicazione il 7 giugno 2011. Ma quando è finita la riunione della IARC per la classificazione dei CEM ? A fine maggio 2011, con un comunicato stampa il 31 maggio. Una settimana dopo usciva lo studio CEFALO! Per le altre monografie, quando la IARC sa che uno studio importante sta per uscire, contatta le riviste per affrettare la pubblicazione e poter prendere in considerazione lo studio nella monografia. Inoltre, 3 autori di CEFALO erano anche nella monografia della IARC (1 come esperto e gli altri 2 come segretari)! Queste 3 persone sapevano che esisteva lo studio CEFALO, ma non c'è neanche una parola al riguardo nella monografia. Perché è preoccupante? CEFALO era uno studio caso-controllo, come Interphone, ma mirato sulla fascia di età dai 7 ai 19 anni. Era fatto su 4 paesi: Danimarca, Norvegia, Svezia e Svizzera, con finanziamenti misti (non conosciuti in dettaglio). Ecco i risultati come sono stati pubblicati: "non c'è un rischio di tumore al cervello". Faccio notare che il rischio relativo è di 1,36 ma lo studio è troppo ridotto per numero di casi affinché il risultato fosse considerato come statisticamente significativo. Questa è la nuova religione. Non dirò che hanno fermato lo studio prima che fosse abbastanza grande per essere statisticamente significativo. Ma mi dà molto fastidio che sia scritto in modo così chiaro che questo studio dimostra che non c'è nessun effetto dell'uso del cellulare nei bambini. Ma se invece di leggerei commenti si guardano i risultati nelle tavole, si vedrà che su 116 rischi relativi, 97 sono superiori a 1, di cui 7 statisticamente significativi. Il che significa che c'è un rischio per alcune categorie. Il rischio è moltiplicato per 2 nei bambini che hanno da più tempo un abbonamento per il cellulare. Quindi questo studio che è sempre stato detto "negativo" in realtà non lo è per niente.

Non so che cosa sarebbe successo se questo studio avesse fatto parte della monografia. Forse alcune persone si sarebbero preoccupate di questi risultati. Ma il peggio devo ancora spiegarvelo.

2.23'- MOBI-KIDS è uno studio sul cancro nel cervello dai 10 ai 24 anni, fatto in 14 paesi (incluso l'Italia). Il protocollo è stato fatto bene. Siccome è finanziato in gran parte dalla Commissione Europea, dovevano consegnare un rapporto finale il 13 gennaio 2017. Lo studio era finito dal dicembre 2015, avevano speso i soldi, dovevano rendere conto di che cosa avevano fatto. Ma in questo rapporto dicono cos'hanno fatto, che questo studio è importante, che susciterà molto interesse, che è in preparazione una pubblicazione su una rivista e... non pubblicano i risultati ! Tutt’ora, 3 anni dopo, i risultati non sono ancora pubblicati! Da 2 anni faccio conferenze ripetendo: perché non abbiamo questi risultati ? E a differenza di Interphone non abbiamo nemmeno i risultati dei singoli paesi. Così si potrebbe vedere qualcosa come abbiamo fatto per Interphone. Qui non abbiamo niente. E non ne posso più di aspettare questi risultati. O lo studio non trova niente, allora va bene, almeno per il rischio dei cancro. Oppure, se c'è qualcosa, se i risultati sono come quelli di CEFALO, ma adesso con un numero di casi molto più grande (almeno il doppio), diventerebbero tutti statisticamente significativi e i CEM sarebbero classificati nel gruppo 1. In più questo studio è stato pagato dalla Commissione Europea, quindi da noi, e abbiamo bisogno, abbiamo il diritto di conoscerne i risultati. Dobbiamo proteggere le donne incinte e i bambini, ma ci sono  le antenne e non possiamo metterli in campi da concentramento. Quindi bisogna proteggere tutti. Credo che i responsabili locali, i sindaci di piccoli paesi (nelle grandi città è più complicato) hanno voglia di proteggere la popolazione, ma non hanno i mezzi per proteggerla.
Ippocrate diceva: "Primum non nocere": prima di tutto non nuocere, evitare di fare del male. Dove sono gli epidemiologi italiani? Voi avete dei bravi epidemiologi. PERCHÉ NON C'È PIÙ NESSUNO CHE PARLI DELLA NON PUBBLICAZIONE DI MOBI-KIDS ?
Chiudo con questa
citazione: "Il silenzio non è neutralità, è complicità."