La Svizzera chiede uno stop alla implementazione del 5G !
comunicato stampa dell associazione italiana elettrosensibili
13.2.2020
Leggiamo sul Financial Times del 12.2.2020 la interessante notizia sulla presa di posizione dell’Agenzia per l’Ambiente Federale Svizzera al ‘deployment’ delle stazioni radiobase per il 5g.
L’articolo riporta:
La Svizzera, uno dei leader mondiali nel lancio della tecnologia mobile 5G, ha posto una moratoria indefinita sull’uso della sua nuova rete a causa di problemi di salute.
La Svizzera è relativamente avanzata in Europa nell’adottare il 5G. Il ricco paese alpino ha costruito più di 2.000 antenne per potenziare la sua rete solo nell’ultimo anno, e i suoi fornitori di telecomunicazioni hanno promesso l’imminente copertura del 5G dei loro clienti per la maggior parte dell’anno passato.
Tuttavia, una lettera inviata dall’agenzia svizzera per l’ambiente, Bafu, ai governi cantonali del paese alla fine di gennaio, ora chiede tempo per approvare l’uso di tutte le nuove torri 5G
Bafu ha affermato di non poter ancora fornire criteri universali senza ulteriori test dell’impatto della radiazione 5G.
L’agenzia ha dichiarato di “non essere a conoscenza di alcuno standard in tutto il mondo” che potrebbe essere utilizzato per valutare le raccomandazioni. “Pertanto Bafu esaminerà l’esposizione attraverso antenne adattive [5G] in profondità, se possibile in condizioni operative nel mondo reale. Questo lavoro richiederà del tempo “
L’Associazione Italiana Elettrosensibili plaude questa decisione, che è ragionevole e tiene conto del rispetto del Principio di Precauzione.
L’Associazione, parte della Alleanza Stop 5G, è attiva da sempre nella lotta per la riduzione dei limiti attuali di esposizione alla radiazioni non ionizzanti ma in particolare contro la implementazione così sbrigativa, senza evidenze scientifica della non-dannosità su tutti gli esseri viventi, di una nuova forma di trasmissione dati (5G) molto impattante sia nel modo che nella quantità.