2.45 gHz ( frequenza del wi-fi) e degenerazione mielinica.
In un altro studio più datato rispetto a quello dei ricercatori coreani, si evince come una frequenza tipicamente emessa quotidianamente dagli hot-spot wi-fi ,sia in grado,su ratti esposti di indurre processi di degenerazione mielinica neuronale.
Era il 1977. Sono passati 40 anni. “Late lessons from early warnings” era il titolo di una storica monografia pubblicata dall’agenzia europea per l’ambiente.Si raccontava come gli interventi in ambito di sanità pubblica, fossero scattati con ritardi colossali nonostante i ripetuti campanelli d’allarme fossero stati suonati con largo anticipo rispetto alla scriteriata immissione nell’ambiente di sostanze quali amianto, benzene, cloruro di vinile monomero, ecc. Le conseguenze in termini di sofferenza fisica e mortalità sono ben noti a tutti.
Lo stesso accade ora con le radiazioni elettromagnetiche.