Valutazione S.A.R ed assorbimento dei campi elettromagnetici
Il S.A.R (tasso di assorbimento specifico) per chi???
Ancora una volta emerge in tutta la sua chiarezza come il S.A.R ( quantità di energia assorbita dai tessuti biologici, emessa da un cellulare) sia una unità di misura obsoleta e fuori luogo. Purtroppo ci viene imposto come limite di sicurezza da non superare ( 1.6 W/Kg in UNA e 2W/Kg in Europa). Sappiamo bene come i laboratori dell’ICNIRP lo hanno definito: su manichini di plastica con rivestimento inerte e riempiti di gel proteico ( che dovrebbe essere assimilabile al contenuto di un essere umano…..).
Ebbene un manichino di dimensioni e peso assolutamente non rappresentativo per categorie di peso, altezza, capacità dielettriche differenti, come ad esempio lo sono neonati, bambini, preadolescenti, adolescenti, giovani, ecc. In questo studio appena pubblicato da ricercatori australiani, si dimostra che utilizzando dei modelli innovativi e conformi alle dimensioni della testa di un bambino, il valore di S.A.R ( per un neonato sino a 3 mesi ad esempio per frequenze considerate di 700 e 2.6 gHz)) rilevato a livello encefalico è di gran lunga superiore (dal 61 al 78%) rispetto a quello misurato per un adulto. Così come la quantità di potenza assorbita è superiore dal 40,6 al 20% sempre rispetto ad un adulto. Morale: da rivedere radicalmente i sistemi di valutazione per definire i SAR ( sempre che ci vada bene la sola valutazione sugli effetti termici sapendo che non hanno minimamente considerato quelli NON termici che causano per esempio a lungo termine Elettrosensibilità, tumori, infertilità, etc) ed i conseguenti limiti di legge che ne derivano. Lo faranno mai?