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Sintomi dell’elettrosensibilità

Cosa sono e come agiscono i Campi Elettromagnetici (CEM)?

I CEM possono essere in Alta Frequenza (generati da telefonini, WI-FI, telefoni cordless, allarmi Wireless, stazioni radio base, ripetitori radio-televisivi, radar, antenne WI-MAX, ecc.), ed in Bassa Frequenza (generati dagli elettrodotti, dagli impianti elettrici delle abitazioni e dalle comuni apparecchiature domestiche come schermi televisivi, computer, elettrodomestici in genere).

Hanno effetti pleiotropici su diverse strutture e funzioni degli organismi viventi (non solo umani!) tali da perturbarne fortemente gli equilibri chimici ed elettrici determinando effetti biologici, che a loro volta possono avere conseguenze sulla salute definite effetti sanitari.

Le manifestazioni biologico-sanitarie causate dalla esposizione ai CEM includono Elettrosensibilità/Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici, malattie neuro-degenerative e cancro.

Gli effetti biologico-sanitari possono anche essere benefici, se ci si riferisce all'uso dei CEM attento e controllato che viene fatto in medicina per la diagnosi e la cura di molte patologie, ma in caso di esposizione indiscriminata (come purtroppo sta avvenendo attualmente a causa dell'abuso della tecnologia Wireless) diventano dannosi e determinano malattia.

Valutare e verificare tali effetti nell'ambiente di vita è materia estremamente complessa per le numerose variabili in gioco e per la relativa novità della questione.
Gli effetti biologico-sanitari dei CEM, infatti, possono manifestarsi anche senza che il soggetto li percepisca e a livelli inferiori ai valori limite di esposizione convenuti dalle società scientifiche preposte a tale scopo e fatti propri dalle leggi nazionali ed internazionali.

Che cos'è l'Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici?

L'Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici, come detto precedentemente, è una delle molte manifestazioni biologico-sanitarie causate dalla esposizione ai CEM.

Nella maggior parte dei malati i segni e sintomi sono molto simili, seppur di diverso livello di gravità, e regrediscono con l’allontanamento dai CEM per ripresentarsi immancabilmente ad una successiva esposizione.

I più frequenti sono cefalee, insonnia o sonno non ristoratore, debolezza e facile esauribilità fisica, riduzione della memoria e deficit di concentrazione, dolori localizzati o diffusi tipici di una sindrome simil-influenzale, eruzioni cutanee (più spesso a tipo rash eritematoso specialmente al volto), disturbi uditivi (tinnito a tipo ronzio, sibilo o fischio, continuo o discontinuo), visivi e dell’equilibrio, alterazioni del tono dell’umore e del carattere, aggressività od apatia, sbalzi pressori che possono causare sanguinamenti nasali, palpitazioni cardiache che simulano uno stato d’ansia o di inquietudine.

Le comuni terapie farmacologiche sono pressoché inefficaci, perché i meccanismi patogenetici alla base dei disturbi seguono vie probabilmente non classiche e purtroppo non del tutto chiarite.

La sintomatologia si verifica a livelli di CEM comunemente tollerati dalla popolazione generale e nei limiti di legge, perché trattasi di una condizione di iper-sensibilità come avviene nel caso delle allergie, e regredisce con I'allontanamento dalle zone inquinate.
Ma al ripetersi delle esposizioni può diventare uno stato di malessere fisico continuo, che compromette gravemente l’efficienza fisica e la qualità della vita, al punto da indurre uno stravolgimento (in molti casi anche totale!) della vita familiare, sociale e lavorativa.

Molti malati hanno dovuto cambiare casa o modificarla per renderla vivibile, cambiare lavoro oppure non hanno più potuto lavorare, hanno dovuto evitare ambienti e mezzi pubblici e smettere di guidare l'automobile, inoltre hanno persino dovuto smettere di usare il computer o qualsiasi altro strumento elettrico.

La seguente è una tabella riassuntiva dei possibili Segni e Sintomi* della Elettrosensibilità.

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*I Segni e Sintomi riportati nella tabella sono quelli maggiormente riscontrati fra gli Elettrosensibili e trovano supporto a livello scientifico in un rapporto di ricerca stilato nel 1972 dal Dr. Zorach Glaser (PhD della Marina degli Stati Uniti), che copre più di 2.200 studi nei quali si collegano i segnali wireless deboli (radiazione a microonde) a più di 122 effetti biologici, e che potete trovare qui [2]