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La Regione Calabria riconosce fibromialgia ed elettrosensibilità

Il 12 marzo il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato all’unanimità la legge regionale 8/2024, con la quale si riconosce la rilevanza sociale della fibromialgia e della elettrosensibilità.

La Regione, in attesa del riconoscimento della fibromialgia e della elettrosensibilità a livello nazionale, vuole promuovere l’istituzione di ambulatori dedicati all’attività gratuita di screening e l’istituzione a livello ospedaliero e territoriale di ambulatori multidisciplinari dedicati unicamente alle predette patologie.

La legge, inoltre, nel riconoscere il rilevante apporto delle associazioni  istituisce un registro regionale per la fibromialgia e un registro regionale per la elettrosensibilità al fine di tracciarne l’incidenza e la prevalenza a livello regionale.

qui il testo 

Dopo la Regione Basilicata, che nel 2013 ha inserito la elettrosensibilità tra le patologie rare con diritto all’esenzione per l’accertamento della diagnosi e l’erogazione delle prestazioni, la Regione Calabria grazie alla particolare sensibilità verso i malati fibromialgici ed elettrosensibili dimostrata dal Consiglio regionale è la prima Regione che ha riconosciuto la rilevanza sociale della elettrosensibilità.

Un particolare ringraziamento alla consigliera Pasqualina Straface prima firmataria e relatrice, agli altri consiglieri sottoscrittori e al consigliere Giuseppe Neri, i cui emendamenti alla proposta originaria riguardante la fibromialgia consentiranno anche ai malati elettrosensibili di poter sperare in un percorso di cura.

Paolo Giunta                                                                                                               Paolo Orio

Referente Regionale A.I.E                                                                                           Presidente Nazionale A.I.E.

E’ nata E.S.C. !

Trasmettiamo il comunicato stampa .

La nuova organizzazione ombrello Europeans for Safe Connections mira a ridurre l’inquinamento da campi elettromagnetici

 

Siamo molto lieti di annunciare che Europeans for Safe Connections è ora ufficialmente registrata come VZW (Associazione senza scopo di lucro) in Belgio.

Europeans for Safe Connection (ESC) – è un’organizzazione ombrello che intende riunire tutte le organizzazioni e le parti interessate in Europa, dedicate alla riduzione dell’inquinamento da campi elettromagnetici, al miglioramento delle conoscenze sugli effetti sulla salute delle radiazioni EMF provenienti da dispositivi wireless e dalla rete elettrica, sui diritti delle persone affette da EHS, oltre a educare le persone su come proteggersi dalle radiazioni EMF.

Abbiamo già aperto le porte al Parlamento europeo essendo al centro di un workshop che si è tenuto  il 7 febbraio 2023, organizzato dalla parlamentare  europea Michèle Rivasi.

Qui potete vedere una breve versione del workshop, in cui il presidente Rob van der Boom presenta gli obiettivi per il progetto “Europeans for Safe Connections”: https://www.youtube.com/watch?v=GrBNp_sWBkA

 

La nostra intenzione è quella di continuare a spingere politicamente nell’UE e in tutti i Paesi europei per proteggere gli esseri umani, animali e piante dall’inquinamento da campi elettromagnetici.

Il lavoro iniziato con il progetto Stop 5G – Stay Connected but Protected continua sotto l’egida dell’ESC. Ma anche con la collaborazione con Phonegate, le risposte alle consultazioni sulla politica dell’UE, l’attenzione a fermare le antenne mobili, il networking internazionale, ecc.  Questo è anche il motivo per cui le nostre piattaforme di social media si stanno trasformando da

 

 

C’è già un forte sostegno da parte di molte organizzazioni   in Europa e a livello internazionale e non vediamo l’ora di entrare in contatto con un numero ancora maggiore di organizzazioni, in modo che tutti i Paesi d’Europa siano rappresentati.


 

Aggiungiamo che Associazione Italiana Elettrosensibili è membro fondatore di ESC grazie alla partecipazione ai lavori preparatori iniziati oltre un anno fa. Il ns Vice Presidente fa parte anche del Consiglio Direttivo di ESC.

 

18/4/23: incontro tra il Coordinamento MCS e Consiglio Superiore di Sanità

 

Martedi 18 Aprile 2023 una delegazione delle sei Associazioni componenti il Coordinamento MCS

(Sarno L., Ass. Nazionale Riconoscimento MCS), Martellini R. (Associazione Umbria MCS), Difonte A. ( Delegata Ass. Italiana Elettrosensibili), Fava D. (Delegata Associazione MCS A.N.I.Ma.), Eugeni G. (Delegata Associazione Malati Ambientali) coadiuvata da due esperte, Prof. Daniela Caccamo e Prof. Lina Pavanelli

 

è stata ricevuta in audizione da un Gruppo di Lavoro della Sezione I del Consiglio Superiore di Sanità, presso la sede del Ministro della Salute in Lungotevere Ripa 1, Roma, in risposta ad una nostra richiesta d’incontro.

Il Gdl era composto dal Prof. Paolo Vìneis, presidente Sezione I, dal Dr. Stefano Moriconi, segretario tecnico
Sezione I, dal Prof. Vito Marco Ranieri, consigliere Sezione I, dal Prof. Renato Bernardini, vicepresidente
Sezione V e dalla Dr.ssa Erica Daina, Esperta per Malattie Rare dell’Istituto Mario Negri IRCCS.

Le Associazioni presentavano un documento contenente una breve descrizione della patologia e le
problematiche che essa provoca ai malati ed elencavano una serie di richieste, a partire dal riconoscimento,
ai LEA, alla formazione medica, ai protocolli di accoglienza, alle tutele lavorative, alla ricerca scientifica fino
al divieto dell’uso di prodotti profumati in ambienti pubblici e ospedalieri.

Le richieste erano sostenute da una serie di interventi delle esperte e dei componenti del Coordinamento
MCS, anche in risposta alle numerose domande del GdL.

In conclusione i componenti del GdL convenivano di mettere in atto un’agenda di lavori che possa venire incontro alle necessità dei pazienti.
A tale scopo chiedevano e ricevevano la collaborazione delle Associazioni dei malati per la fornitura di
informazioni su strutture, protocolli e di tutta la documentazione utile inerente la ricerca sulla patologia.

 

Il Coordinamento MCS ritiene che si sia realizzato un significativo passo avanti sul percorso del
riconoscimento della MCS con quanto ne consegue e soprattutto si augura che ne derivino vantaggi per la
vita e l’assistenza dei malati nel più breve tempo possibile.
Pertanto ringraziano il Ministro della Salute e il CSS per la convocazione e la volontà di venire incontro alle
richieste dei tanti malati e delle loro Associazioni e attendono l’attuazione dei provvedimenti auspicati.

Associazione Nazionale Riconoscimento MCS OdV
Associazione Umbria MCS OdV
Associazione MCS A.N.I.Ma. OdV
Associazione As.M.Amb.
Associazione Italiana Elettrosensibili
Associazione Obiettivo Sensibile OdV

Nuova vittoria al Tar in tema di 5G

Nuova vittoria al Tar in tema di 5G: accolto ricorso contro l’istallazione di un nuovo impianto di radio-trasmissione Iliad

bellissima notizia che arriva dall’Avv. Errichiello, professionista che è parte del ns Supporto Tecnico di AIE

Con sentenza pubblicata oggi, il Tar Napoli ha accolto il nostro ricorso contro la costruzione di un impianto radioelettrico.

vi rimandiamo direttamente alla sentenza e commnti dell’Avvocato

https://www.avvocatoelioerrichiello.it/2022/11/23/nuova-vittoria-al-tar-in-tema-di-5g-accolto-ricorso-contro-listallazione-di-un-nuovo-impianto-di-radio-trasmissione-iliad/

ELETTROSENSIBILITA’: LE CAUSE I SINTOMI,COME DIFENDERSI E PREVENIRE, webinar del Supporto Sanitario A.I.E.

La sera del 22 ottobre si è tenuto il primo webinar coordinato dalla Associazione Italiana Elettrosensibili, dal titolo: ” Elettrosensibilità, un approccio medico-diagnostico -terapeutico”. Un’esigenza attualissima visto il numero crescente di persone di ogni età che lamentano disturbi fisiologici correlati alle radiazioni emesse da diversificate sorgenti elettromagnetiche. La serata è stata introdotta dal presidente dott. Paolo Orio coordinato dal suo vice dott. Giorgio Cinciripini, per poi lasciare tutto lo spazio ai due medici dell’associazione, dott.ssa Nunzia Difonte e dott.ssa Anna Zucchero per trattare in modo più esaustivo possibile la complessa e vasta tematica. E’ emerso in modo chiaro che l’elettrosensibilità rappresenta una malattia ambientale sempre più soggetta ad incrementare nel tempo in rapporto alla diffusione crescente ed iperbolica nei nostri ambienti di vita quotidiani particolarmente delle tecnologie wireless (smartphone, cordeless, wi-fi, antenne di telefonia mobile…). L’elettrosensibilità non è una malattia recente basti pensare che il più noto elettrosensibile della storia è Nicola Tesla, siamo alla fine dell’800. Numerose poi le segnalazioni  che risalgono verso la metà del secolo scorso per quei militari appartenenti al blocco dell’ex Unione Sovietica  che erano esposti ai sistemi radar: i report medici di allora riferivano della così detta “malattia da onde radio”. Si giunge agli anni ’90 con l’irruzione dei sistemi di telefonia mobile (cellulari e relative antenne) ed un corrispettivo aumento di disturbi correlati per la popolazione esposta. Cefalea, emicrania, disturbi del sonno, disturbi della concentrazione, acufeni, tachiaritmie, rash cutanei rappresentano i principali sintomi correlati alla sindrome, variano molto per intensità, frequenza e durata sino a giungere per alcuni casi di  persistenza e  gravità ad un livello di sovvertimento totale della qualità e dello stile di vita in chi ne è afflitto (come riporta anche  L’organizzazione Mondiale della Sanità). Ritiro sociale, abbandono della propria abitazione, perdita degli affetti più cari e del lavoro sono le dirette e drammatiche conseguenze. Nonostante la Svezia, con il Canada, riconosca l’elettrosensibilità come disabilità e le storiche Risoluzioni del Parlamento Europeo (2009)  e del Consiglio d’Europa (2001) richiamino gli stati membri ad un sollecito riconoscimento, purtroppo L’organizzazione Mondiale della Sanità non ha ancora riconosciuto l’elettrosensibilità come entità nosologica determinando un grande vuoto per il sostegno e presa in carico a livello di sistemi sanitari nazionali per una non risibile fascia della popolazione. Infatti le stime epidemiologiche evidenziano come almeno il 3% della popolazione mondiale ne possa essere affetta. Si tratta pertanto di milioni di persone di ogni età. In Italia grazie alla presenza nella associazione  di un team di medici preparati e competenti, con l’ausilio di un originale protocollo diagnostico terapeutico, si è comunque in grado di supportare le numerosissime richieste di aiuto attraverso una presa in carico  che sfocia spesso nel rilascio di certificati medici in grado di garantire dignità a malati dimenticati ma anche  tutela in ambito lavorativo. La folta partecipazione di malati e persone interessate, tramite i canali social della associazione ha permesso poi l’avvio di un proficuo dialogo e scambio su tutti gli aspetti inerenti l’elettrosensibilità, con il puntuale e preciso supporto da parte del team medico. Si è potuto ricordare inoltre l’avvio di un importante protocollo di ricerca in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Ospedale Bellaria di Bologna finalizzato ad individuare importanti marcatori biologici finalizzati al riconoscimento della malattia.

Grande è stata la soddisfazione da parte di tutti i partecipanti, ma soprattutto dei malati incoraggiati e sostenuti nelle loro aspettative. L’Associazione Italiana Elettrosensibili, continuerà certamente a dialogare attraverso i social con ulteriori webinar che di volta in volta prenderanno in considerazione differenti tematiche. Dal come attuare efficaci misure di protezione personale al supporto psicologico.

Per chi volesse entrare in contatto con l’associazione e conoscere maggiormente la tematica si può fare riferimento al seguente link: www.elettrosensibili.it

La neuropatia delle piccole fibre ed elettrosensibilità

E’ attiva la campagna di raccolta fondi finalizzata a dare un supporto finanziario per la realizzazione di un progetto di ricerca a cui partecipano la Università di Cagliari e  la Clinica neurologica dell’Ospedale Bellaria di Bologna, per lo di individuazione della correlazione tra dati anamnestici e biochimici e la neuropatia delle piccole fibre.

Ciò permetterebbe un’indagine più puntuale, utile alla integrazione del protocollo di certificazione della malattia e di una cura efficace per l’elettrosensibilità.

Si ribadisce che queste analisi sono fondamentali per approfondire gli aspetti conoscitivi dell’elettrosensibilità, e indispensabili  anche per il riconoscimento della malattia da parte dell’OMS.

 

il link alla pagina del progetto in cui è spiegato il progetto, con dettagli e con due brevi presentazioni video della Professoressa Stella Conte (Università di Cagliari) e Dottoressa Nunzia Difonte (A.I.E.) è           https://www.eppela.com/it/projects/30091-la-neuropatia-delle-piccole-fibre-ed-elettrosensibilita

 

Qui il link alla pagina Facebbok creata per questo progetto.