Autore: Giorgio Cinciripini

il 5G è incostituzionale! una intervista al Prof Michele Carducci, costituzionalista

Riteniamo cosa gradita per i ns soci mettere a disposizione un intervento fatto dal costituzionalista Prof Michele Carducci ad un recentissimo webinar organizzato da ISDE.

Qui il link   LINK  

 

Il contributo del Professore è molto ‘alto’:  ovvero che le rivendicazioni vanno portate al livello costituzionale, che al di sopra delle leggi (che possono belle o brutte …).

Con il 5G si ledono due fondamentali diritti:  di informazione su il cosiddetto ‘ignoto tecnologico’ ed il diritto a non subire trattamenti obbligatori, come quelli legati alla pervasività e la ubiquità del segnale.

Da ascoltare con attenzione ed interesse.

CASTELLANZA “No ai guinzagli elettronici per i bambini”

“No ai guinzagli elettronici per i bambini”

 

 

“Il sonno della ragione genera mostri” afferma Norberto Bobbio, riprendendo il titolo di una famosa incisione di Francisco de Goya.

Nel caso della scuola materna di Castellanza (Varese), il sonno della ragione genera guinzagli elettronici. Un sogno economico per chi li produce, un incubo per chi è costretto a indossarli.

L’idea di insegnare ai bambini la necessità di mantenere la distanza dagli altri con un “guinzaglio elettronico da polso” insegnerà loro la sudditanza, e rafforzerà l’idea di essere portatori di pericolo e che anche gli altri costituiscano un pericolo per la sua incolumità. Una vera bomba a orologeria che mina l’autostima e la fiducia nel prossimo.

Ma non finisce qui. Il “guinzaglio da polso” funziona con tecnologia bluetooth, che emette radiazioni alla frequenza di 2,4 GHz.

L’esposizione a questo tipo di radiazioni (2,4 GHz) , pur essendo di bassa intensità, provoca stress ossidativo, alterazione dello sperma con riduzione della fertilità, alterazioni neurologiche (con modificazioni dell’attività bioelettrica del cervello), apoptosi, danni al Dna, alterazioni del sistema endocrino, flusso massivo di ioni calcio attraverso la membrana cellulare [Pall, 2018; Wilke, 2018].

Ed è proprio nei confronti dei bambini che dobbiamo prestare particolare attenzione: i loro corpi sono più piccoli, le ossa del cranio sono più sottili, la massa encefalica è minore quindi è soggetta a maggior penetrazione e diffusione delle radiazioni [Morgan et al., 2014; Gandhi et al., 2012].

Inoltre il sistema nervoso e immunitario dei bambini è in rapido sviluppo (il cervello continua a svilupparsi fino ai vent’anni) e il processo di mielinizzazione nervosa non è completo [Kaplan et al., 2016].

La diminuita capacità di riparazione del Dna e l’incremento di danni al Dna dovuti alle radiofrequenze aumenta nei più giovani il rischio di contrarre malattie neurodegenerative e tumori [Markovà et al., 2010; Hardell 2017].

Sono stati inoltre rilevati disturbi cognitivi, dell’apprendimento e della memoria per esposizione a radiofrequenze di bassa intensità [Deshmukh et al., 2015; Calvente et al., 2016].

Allora, informiamoci sui potenziali danni alla salute mentale e fisica della tecnologia wireless prima di imporre l’utilizzo di dispositivi di questo genere, svegliamo la nostra ragione e il nostro senso critico, e non permettiamo che I nostri figli siamo tenuti al guinzaglio.

Il braccialetto elettronico è stato fino ad oggi usato come alternativa alla detenzione. I bambini dovrebbero indossarne uno simile, pagandone per di più il costo economico e sanitario. Devono forse scontare una pena per una colpa mai commessa?

Laura Masiero presidente Laura Masiero, presidente Applelettrosmog

Fabia Del Giudice, consigliera provinciale Isde Lecce

Patrizia Gentilini, ISDE Italia

Paolo Orio, presidente Associazione Italiana Elettrosensibili

Recente articolo del Prof Belpomme sulla elettrosensibilità

 

“ELETTROIPERSENSIBILITA’ COME
DISTURBO NEUROLOGICO RECENTEMENTE IDENTIFICATO E CARATTERIZZATO:COME DIAGNOSTICARLO,TRATTARLO E PREVENIRLO”

 

ELETTROSENSIBILITA’.ENTITA’ NOSOLOGICA BEN DEFINITA.UN VERO E PROPRIO STATO DI MALATTIA.

 

Pubblicazione accessibile a tutti  https://www.mdpi.com/1422-0067/21/6/1915   

 

 

Serie Televisiva Telecolor – A.I.E.

A.I.E. insieme alla rete televisiva di Cremona, Telecolor, ha prodotto una serie di interviste ad esperti dell’elettrosmog per approfondire i diversi aspetti di questa tematica.

Si è convenuto di fare brevi interviste monotematiche per renderle più facilmente fruibili.

 

Relatore            / argomento                                / link-youtube

Prof A. Grieco / Elettrosmog dal wifi al 5G / https://m.youtube.com/watch?v=mhXvuYDluQw   

Drsa A. Dfonte/ Implicazioni per la salute  / https://m.youtube.com/watch?v=PEjFQWCCfTE 

Dr P. Orio         / Effetti sulla vita umana      / https://www.youtube.com/watch?v=OiOyjE0y6EI

 

Purtroppo il COVID-19 ha fermato la serie.  Infatti sono state annullate le registrazioni di altre tre  puntate già decise e programmate con altri tre esperti.     Confidiamo che a ‘breve’, riusciremo a proseguire in questo progetto.

Elettra: il nuovo cortometraggio ha iniziato il suo percorso

Grazie al contributo di oltre centocinquanta persone ed associazioni, italiane ed estere, si è arrivati a raccogliere circa 11.000€! 

Il cortometraggio è realtà

 

Nelle prossime settimane si punta a proporlo a festival del cinema grazie alla collaborazione di una società di promozione appositamente coinvolta.

Successivamente sarà disponibile a soci ed associazioni secondo la forma e le regole che verranno stabilite a breve.

 

 

 

La Svizzera chiede uno stop alla implementazione del 5G !

 

comunicato stampa dell associazione italiana elettrosensibili

13.2.2020

 

 

Leggiamo sul Financial Times del 12.2.2020 la interessante notizia sulla presa di posizione dell’Agenzia per l’Ambiente Federale Svizzera al ‘deployment’ delle stazioni radiobase per il 5g.

 

 

L’articolo riporta:

 

La Svizzera, uno dei leader mondiali nel lancio della tecnologia mobile 5G, ha posto una moratoria indefinita sull’uso della sua nuova rete a causa di problemi di salute.

La Svizzera è relativamente avanzata in Europa nell’adottare il 5G. Il ricco paese alpino ha costruito più di 2.000 antenne per potenziare la sua rete solo nell’ultimo anno, e i suoi fornitori di telecomunicazioni hanno promesso l’imminente copertura del 5G dei loro clienti per la maggior parte dell’anno passato.

Tuttavia, una lettera inviata dall’agenzia svizzera per l’ambiente, Bafu, ai governi cantonali del paese alla fine di gennaio, ora  chiede tempo  per approvare l’uso di tutte le nuove torri 5G

Bafu ha affermato di non poter ancora fornire criteri universali senza ulteriori test dell’impatto della radiazione 5G.

L’agenzia ha dichiarato di “non essere a conoscenza di alcuno standard in tutto il mondo” che potrebbe essere utilizzato per valutare le raccomandazioni. “Pertanto Bafu esaminerà l’esposizione attraverso antenne adattive [5G] in profondità, se possibile in condizioni operative nel mondo reale. Questo lavoro richiederà del tempo “

 

 

 

L’Associazione Italiana Elettrosensibili plaude questa decisione, che è ragionevole e tiene conto del  rispetto del Principio di Precauzione.

L’Associazione, parte della Alleanza Stop 5G, è attiva da sempre nella lotta per la riduzione dei limiti attuali di esposizione alla radiazioni non ionizzanti  ma in particolare contro la implementazione così sbrigativa, senza evidenze scientifica della non-dannosità su tutti gli esseri viventi, di una nuova forma di trasmissione dati (5G) molto impattante sia nel modo che nella quantità.

 

Corte d'appello

Storica sentenza su nesso causale tra cellulare e tumore al cervello

La vertenza del Sig. Romeo, ex dipendente di Telecom Italia, affetto da neurinoma causato da uso intensivo e prolungato del telefono cellulare per motivi lavorativi ha avuto un secondo successo nella Corte di Appello di Torino, dopo la sentenza di primo grado presso il Tribunale di Ivrea.
La testo della sentenza è un ‘capolavoro’!

Si enfatizza la validità della ricerca scientifica INDIPENDENTE, la validità degli studi epidemiologici ed i risultati della soerimentazione su animali condotta da NTP e Ramazzini.
Sviluppa il concetto di causalità pur non essendo disponibili delle certezze assolute.

Si rimanda al testo della sentenza, con evidenziazioni delle parti più significative.

La stampa italiana, le TV ed i media, nella stragrande maggioranza hanno sminuito la valenza di tale risultato.

La Associazione ha emesso un comunicato stampa

I gestori della telefonia passano all’incasso!

I commenti riportati ieri da molti notiziari TV, dalla stampa e da vari siti di informazione web evidenziano come la stragrande maggioranza degli stessi siano vincolati alle entrate pubblicitarie: quale è il comparto economico che investe di più in pubblicità? Lascio ai lettori la risposta …!

La sentenza della Corte d’Appello – che ritengo NON sia stata minimamente letta da nessun giornalista! – esprime con grande precisione e profondità il giudizio della Corte sul nesso causale tra l’uso intensivo di un telefono cellulare e la genesi di Neuromi acustici (tumori) nella parte destra, dove la vittima, Sig. Romeo, poggiava il suo telefono cellulare.

Il risultato del confronto tra i Consulenti d’Ufficio (nominati dal Giudice), ed i consulenti di parte sia del Sig. Romeo che dell’INAIL ha portato alla conclusione che:
“con criterio di elevata probabilità logica, si possa ammettere un nesso eziologico tra la prolungata e cospicua esposizione lavorativa a radiofrequenze emesse da telefono cellulare e la malattia denunciata dal periziato all’INAIL (neurinoma dell’ottavo nervo cranico destro)”
Leggendo la sentenza si evince che, giustamente, sono state portate dai consulenti dell’INAIL tutte le possibili e più disparate argomentazioni per sminuire gli studi epidemiologici presentati, la validità degli studi su animali (NTP, Ramazzini), la valutazione sulla stima del tempo di utilizzo del telefono, etc etc. Punti dialetticamente e competentemente contestati senza dubbi.
Anche lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità (rapporto ISTISAN 19/11) del 2019, grazie alla disanima compiuta dall’ISDE (Medici per l’ambiente), nei mesi scorsi, è stato praticamente demolito.
Un altro punto essenziale (come del resto già colonna portante della sentenza della Cassazione di Brescia del 2012 su analoga causa tumore-telefono cellulare ) è quanto riportato dai Consulenti d’Ufficio sulla oggettiva valutazione dei risultati scientifici di “autori che non hanno dichiarato l’esistenza di conflitti di interesse invece sussistenti e che debba essere dato maggior peso ai risultati di studi condotti da ricercatori esenti da tali conflitti, come ad esempio gli studi effettuati da Hardell e collaboratori”

Concludendo,
l’Associazione italiana Elettrosensibili auspica, come detto dal Sig. Romeo in alcune interviste, che si attui quanto già legiferato nel lontano 2001 ovvero la etichettatura di pericolosità degli strumenti wireless.

Giorgio Cinciripini, Paolo Orio

Comunicato Stampa di AIE sul documento dell’Istituto Superiore di Sanità in supporto al 5G

COMUNICATO STAMPA

 

Studio Istisan “Esposizione a radiofrequenze e tumori” dell’Istituto Superiore della Sanità: la valutazione da parte della Associazione Italiana Elettrosensibili

Dopo aver attentamente preso visione del documento redatto dall’ISS, l’Associazione Italiana Elettrosensibili vuole pubblicamente esprimere la propria valutazione sul documento e sull’operato di detto Istituto Pubblico.

 

  1. Gli Autori hanno sapientemente bilanciato studi positivi e studi negativi al fine di neutralizzare gli evidenti effetti nocivi sulla salute umana, introducendo vizi di forma, sostanza ed omissione qui sotto elencati:
    1. Non sono stati valutati i conflitti di interesse dei ricercatori e le relative fonti di finanziamento degli studi, inserendo lavori gravati da ricerca dipendente dall’industria notoriamente rassicuranti rispetto la nocività sulla salute.
    2. Non hanno voluto servirsi dell’enorme raccolta organica, aggiornata e completa di ricerca bibliografica pubblicamente disponibile (Bionitiative Report) la quale, dopo la ‘pulizia’ da lavori dipendenti dal finanziamento privato, riporta (ben documentandoli) un numero enormemente superiore di articoli scientifici con un fortissimo sbilanciamento a favore di effetti sull’uomo.
    3. Gli Autori, sorprendentemente, non hanno citato i due lavori più importanti degli ultimi dieci anni, a conclusione delle due più rilevanti ricerche tossicologiche su animali mai svolte nel Mondo: dell’americano NTP National Toxicological Program e dell’italiano Istituto Ramazzini (Bologna) che porteranno, con certezza, alla revisione della classificazione della IARC (WHO) del livello di pericolosità delle radiazioni non ionizzanti da possibili cancerogene a probabilecancerogene (se non a cancerogene)!
  2. L’istituto Superiore di Sanità conferma palesemente con questo documento la sua posizione Negazionista che ha saputo costantemente reiterare in questi due decenni! Sempre impegnati a sostenere la validità del paradigma coniato dall’Istituto tedesco ICNIRP (con il quale l’Istituto ha tessuto un rapporto di dipendenza e di interazione sistematici) che vede solamente negli effetti termici i potenziali danni da radiazioni.
  3. L’ISS abdica al suo ruolo statutario ed istituzionale di tutela della salute pubblica per essere sinergico alla strategia economica della nostra Nazione finalizzata alla realizzazione del nuovo protocollo di connessione dati wireless, 5G, che comporta un forte ed ubiquitario incremento dei già altissimi livelli di inquinamento elettromagnetico. Infatti nel momento in cui, grazie all’impegno di piccolissime associazioni locali e nazionali, arriva dalla ‘periferia’ la richiesta di moratoria, finalizzata ad una valutazione scientifica della salubrità del 5G, ecco che scende in campo l’ISS con il suo ruolo Negazionista
  4. A proposito di Negazionismo, con la implementazione del 5G voluto dalla industria e dal Governo, si disattende al Protocollo di Norimberga (1948) sulla indispensabilità dello esplicito assenso alla sperimentazione da parte di chi la subisce (che sarebbero poi tutti i cittadini!) poiché tale tecnologia non è stata ancora doverosamente valutata per i suoi effetti sanitari in studi e verifiche di laboratorio indipendenti.

 

Associazione Italiana Elettrosensibili
www.elettrosensibili.it