Autore: Giorgio Cinciripini

Dal 1^ Marzo 22 è iniziata la raccolta firme per proposta legge popolare Europea sul STOP 5G

Da alcuni mesi  è stato avviato un progetto ECI (European Citizens Initiative) per la raccolta firma per una legge di azione popolare con il titolo
5G – Stay Connected but Protected.
Un gruppo di associazioni nordeuropee  – con leadership di quella danese di elettrosensibili -,  è riuscita a superare il primo importante scoglio, quello della approvazione  da parte della apposita commissione del Parlamento Europeo.
Alcuni riferimenti:
il sito che supporta la iniziativa è
https://signstop5g.eu/it    che come vedete è già stato tradotto in italiano.
Nel sito sotto SOLUZIONI trovate le proposte di interventi richiesti di produzione di direttive e/o regolamenti sui vari aspetti legati al 5G e a Internet delle cose:
  • protezione delle nostre  vite [ revisione dei limiti di esposizione sia nella vita comune che nel posto di lavoro,  coinvolgimento di esperti internazionali indipendenti per le valutazioni tecniche ambientali, cablare nel posti pubblici, sostegno alla creazione di zone a basso/nullo elettrosmog, attenzione alla fauna e alla flora]
  • protezione del nostro ambiente [inserire il 5G tra le tecnologie da sottoporre alla valutazione ambientale, ridurre l’enorme consumo di energia elettrica legata ai sistemi wireless presenti E FUTURI, moratoria al lancio di satelliti di telecomunicazione (5G), da sottoporre a valutazione di impatto ambientale]
  • protezione dei nostri dati. [valutazione dell’impatto di 5G e Internet delle cose sui diritti di protezione dei dati personali, ridurre il wireless nella acquisizione di dati personali per possibile interventi criminali, richiedere esplicito consenso individuale nel trattamento dei propri dati personali]
Come vedete è trattata la problematica a 360°!   Le richieste sono 23 e nel sito  trovate, per ognuna, dettagli sugli antefatti e sul ‘razionale’ con ampia documentazione scientifica e tecnica 
Il Progetto di atto legale è stato sviluppato da queste associazioni ed è un corposo documento di 72 pagine che abbiamo  provveduto a tradurre in italiano. Il documento è sicuramente molto ben fatto.  [Riportiamo qui il link al sito del Parlamento Europeo dove risiede la procedura formale  https://europa.eu/citizens-initiative/initiatives/details/2021/000009_it  e dove trovate la lista delle proposte di interventi legislativi, secondo richieste e format del P.E..]
Aggiungo il messaggio degli Organizzatori:
 – che ora siamo più di 20 paesi dell’UE che sostengono questa ECI – ne manca ancora qualcuno nella lista: https://signstop5g.eu/it/about-us/organisers
 – che abbiamo molte organizzazioni di supporto https://signstop5g.eu/it/supporters/supporting-organisations
 – qui gli scientists https://signstop5g.eu/it/supporters
 –  qui il materiale della nostra campagna che possono scaricare gratuitamente: https://signstop5g.eu/it/about-us/material
Bene!
Si richiedono un MINIMO  di 54.000 firme dall’Italia.

Ci sono DUE VIE per dare la propria adesione.

A)   La tecnologia ci viene fortemente incontro in quanto è possibile il voto digitale .

Quindi andando all’indirizzo https://eci.ec.europa.eu/021/public/#/screen/home   avrete la possibilità di dare il vs sostegno grazie allo SPID oppure riportando gli estremi del passaporto o la carta d’identità.

B) La via tradizionale: 

basta scaricare il modulo-firme che è qui reperibile , stamparlo, inserire i dati della carta d’identità, firmarlo e quindi si può o spedire allo indirizzo riportao nel modulo oppure scansionarlo ed inviarlo a vicepresidente@elettrosensibili.it

Cari amici questa è un’opportunità UNICA che non si è mai resa disponibile a tutti noi:  poter esprimere come cittadino europeo il proprio pensiero – con atto formale, legale – su questa tematica.     E’ la prima volta !!!          E’ la prima volta sia per l’Italia che per l’Europa.   Sta a noi tutti votare e promuovere l’iniziativa a tappeto a tutti i parenti, amici, conoscenti, contatti nei social media per votare.. Votare è semplice perché con lo SPID in poche decine di secondi si fa!  Volendo ci sarà anche il modulo cartaceo per la firma tradizionale (+ documenti di identità: procedura che verrà ufficializzata successivamente).
Intervista di Telecolor a Giorgio Cinciripini su questa iniziativa: https://youtu.be/Pw3O8boIbeQ   

Iniziativa Europea di Associazioni per una proposta di legge popolare su 5G & Campi elettromagnetici

Grazie al grande impegno profuso da un ristretto numero di associazioni europee si è arrivati alla proposta e successiva valutazione ed  accettazione da parte del Parlamento Europeo di una iniziativa di azione popolare finalizzata ad un ripensamento della implementazione della tecnologia 5G.


Chiediamo all’UE di fare un regolamento che protegga la nostra salute, la natura, l’ambiente e la nostra privacy.

 

c’è un sito appositamente creato per dettagliare il progetto: https://signstop5g.eu/it

 

Quali sono i problemi legati all’iper-uso dei CEM ? vedere qui 

Quali sono le motivazioni ed obiettivi ?  vedere qui 

Quali sono le associazioni impegnate ?  vedere qui 

Come raggiungere l’obiettivo?  cosa è l ‘ ECI (European Citizens Initiative) ?  vedere qui 

Quindi dobbiamo raccogliere ben 1 milione di firme in almeno 7 nazioni della UE.

La raccolta delle firme inizi il prossimo 1^ Marzo      E’ ammessa la firma digitale, ad es. tramite SPID.

 

Vi terremo informati per chiedere il vostro impegno individuale per raccogliere le (tante) firme richieste.

 

Smart SMOG

FABIA DEL GIUDICE : “Smart SMOG”
disponibile da oggi sul sito ell’editore www.edizionisi.com e ordinabile in libreria
La diffusione planetaria della tecnologia wireless ci espone incessantemente alle radiazioni emesse da smartphone, tablet, smart meter, dispositivi Wi-Fi, stazioni radio base. La legge stabilisce i limiti di esposizione, ma tali limiti tutelano davvero la nostra salute?
Da più parti assistiamo alla riproposizione del paradigma “No Risk”, che ci tranquillizza ma non ci protegge, mentre nella nebbia dello Smart smog, destinata a farsi sempre più fitta, si aggira lo spettro di diverse patologie: malattie neurodegenerative, elettrosensibilità, insonnia, deficit di attenzione e memoria, calo della fertilità.
Numerosi organismi internazionali (come l’Agenzia Europea dell’Ambiente, il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa) sottolineano l’urgente necessità di ridurre l’esposizione umana alle radiazioni wireless, considerando come categorie a rischio bambini, ragazzi, donne incinte e soggetti elettrosensibili.
AIE DAL 2005

ELETTROSENSIBILITA’: LE CAUSE I SINTOMI,COME DIFENDERSI E PREVENIRE, webinar del Supporto Sanitario A.I.E.

La sera del 22 ottobre si è tenuto il primo webinar coordinato dalla Associazione Italiana Elettrosensibili, dal titolo: ” Elettrosensibilità, un approccio medico-diagnostico -terapeutico”. Un’esigenza attualissima visto il numero crescente di persone di ogni età che lamentano disturbi fisiologici correlati alle radiazioni emesse da diversificate sorgenti elettromagnetiche. La serata è stata introdotta dal presidente dott. Paolo Orio coordinato dal suo vice dott. Giorgio Cinciripini, per poi lasciare tutto lo spazio ai due medici dell’associazione, dott.ssa Nunzia Difonte e dott.ssa Anna Zucchero per trattare in modo più esaustivo possibile la complessa e vasta tematica. E’ emerso in modo chiaro che l’elettrosensibilità rappresenta una malattia ambientale sempre più soggetta ad incrementare nel tempo in rapporto alla diffusione crescente ed iperbolica nei nostri ambienti di vita quotidiani particolarmente delle tecnologie wireless (smartphone, cordeless, wi-fi, antenne di telefonia mobile…). L’elettrosensibilità non è una malattia recente basti pensare che il più noto elettrosensibile della storia è Nicola Tesla, siamo alla fine dell’800. Numerose poi le segnalazioni  che risalgono verso la metà del secolo scorso per quei militari appartenenti al blocco dell’ex Unione Sovietica  che erano esposti ai sistemi radar: i report medici di allora riferivano della così detta “malattia da onde radio”. Si giunge agli anni ’90 con l’irruzione dei sistemi di telefonia mobile (cellulari e relative antenne) ed un corrispettivo aumento di disturbi correlati per la popolazione esposta. Cefalea, emicrania, disturbi del sonno, disturbi della concentrazione, acufeni, tachiaritmie, rash cutanei rappresentano i principali sintomi correlati alla sindrome, variano molto per intensità, frequenza e durata sino a giungere per alcuni casi di  persistenza e  gravità ad un livello di sovvertimento totale della qualità e dello stile di vita in chi ne è afflitto (come riporta anche  L’organizzazione Mondiale della Sanità). Ritiro sociale, abbandono della propria abitazione, perdita degli affetti più cari e del lavoro sono le dirette e drammatiche conseguenze. Nonostante la Svezia, con il Canada, riconosca l’elettrosensibilità come disabilità e le storiche Risoluzioni del Parlamento Europeo (2009)  e del Consiglio d’Europa (2001) richiamino gli stati membri ad un sollecito riconoscimento, purtroppo L’organizzazione Mondiale della Sanità non ha ancora riconosciuto l’elettrosensibilità come entità nosologica determinando un grande vuoto per il sostegno e presa in carico a livello di sistemi sanitari nazionali per una non risibile fascia della popolazione. Infatti le stime epidemiologiche evidenziano come almeno il 3% della popolazione mondiale ne possa essere affetta. Si tratta pertanto di milioni di persone di ogni età. In Italia grazie alla presenza nella associazione  di un team di medici preparati e competenti, con l’ausilio di un originale protocollo diagnostico terapeutico, si è comunque in grado di supportare le numerosissime richieste di aiuto attraverso una presa in carico  che sfocia spesso nel rilascio di certificati medici in grado di garantire dignità a malati dimenticati ma anche  tutela in ambito lavorativo. La folta partecipazione di malati e persone interessate, tramite i canali social della associazione ha permesso poi l’avvio di un proficuo dialogo e scambio su tutti gli aspetti inerenti l’elettrosensibilità, con il puntuale e preciso supporto da parte del team medico. Si è potuto ricordare inoltre l’avvio di un importante protocollo di ricerca in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Ospedale Bellaria di Bologna finalizzato ad individuare importanti marcatori biologici finalizzati al riconoscimento della malattia.

Grande è stata la soddisfazione da parte di tutti i partecipanti, ma soprattutto dei malati incoraggiati e sostenuti nelle loro aspettative. L’Associazione Italiana Elettrosensibili, continuerà certamente a dialogare attraverso i social con ulteriori webinar che di volta in volta prenderanno in considerazione differenti tematiche. Dal come attuare efficaci misure di protezione personale al supporto psicologico.

Per chi volesse entrare in contatto con l’associazione e conoscere maggiormente la tematica si può fare riferimento al seguente link: www.elettrosensibili.it

Vietato ai minori di 14 anni. Sai davvero quando è il momento giusto per dare lo smartphone ai tuoi figli?

Ecco un bel libro scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini su questo cruciale e sofferto dilemma (molto sentito allo interno di una famiglia con adolescenti in pressing per … avere il proprio cellulare) …

I due Autori sono medici e psicoterapeuti della età evolutiva con tanti libri pubblicati in questi anni.

Facciamo una sintesi …

LO SMARTPHONE…:
1- NON E’ ADATTO AI LORO BISOGNI
2- RIDUCE LA PROBABILITA’ DI SUCCESSO SCOLASTICO
3- INTERFERISCE CON LO SVILUPPO DELLA MENTE IN ETA’ EVOLUTIVA
4- IMPATTA SULLO STATO DI SALUTE ORGANICA DEI NOSTRI FIGLI
5- RIDUCE LE COMPETENZE EMPATICHE
6- INFLUISCE SULLE REAZIONI EMOTIVE
7- CREA ANSIA E DIPENDENZA
8- GENERA DISEDUCAZIONE SESSUALE
9- INTERFERISCE CON IL BISOGNO DEL SONNO
10- NON AUMENTA IL SENSO DI PROTEZIONE E SICUREZZA

Lo si può compare in libreria oppure

in IBS.it https://www.ibs.it/vietato-ai-minori-di-14-libro-alberto-pellai-barbara-tamborini/e/9788851179250

La neuropatia delle piccole fibre ed elettrosensibilità

E’ attiva la campagna di raccolta fondi finalizzata a dare un supporto finanziario per la realizzazione di un progetto di ricerca a cui partecipano la Università di Cagliari e  la Clinica neurologica dell’Ospedale Bellaria di Bologna, per lo di individuazione della correlazione tra dati anamnestici e biochimici e la neuropatia delle piccole fibre.

Ciò permetterebbe un’indagine più puntuale, utile alla integrazione del protocollo di certificazione della malattia e di una cura efficace per l’elettrosensibilità.

Si ribadisce che queste analisi sono fondamentali per approfondire gli aspetti conoscitivi dell’elettrosensibilità, e indispensabili  anche per il riconoscimento della malattia da parte dell’OMS.

 

il link alla pagina del progetto in cui è spiegato il progetto, con dettagli e con due brevi presentazioni video della Professoressa Stella Conte (Università di Cagliari) e Dottoressa Nunzia Difonte (A.I.E.) è           https://www.eppela.com/it/projects/30091-la-neuropatia-delle-piccole-fibre-ed-elettrosensibilita

 

Qui il link alla pagina Facebbok creata per questo progetto.