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Oms: “Il caffè non c’entra, è l’alta temperatura delle bevande che può causare il cancro”

[Per anni la presenza del caffè nella Classe 2B di cancerogenicità IARC è stata utilizzata a scopo denigratorio nei confronti di chi si è adoperato nel mettere in guardia la popolazione sui rischi derivanti dalla esposizione ai Campi Elettromagnetici in Alta e Bassa Frequenza (attualmente in Classe 2B).
Dagli “esperti” di turno è spesso stato detto che, in quanto a potenziali effetti sulla salute, essere esposti ad un Campo Elettromagnetico equivaleva a bersi una tazzina di caffè.
Adesso l’OMS ha fatto, purtroppo solo dopo oltre due decenni, quello che doveva: cancellare il caffè dalla lista dei possibili cancerogeni per l’uomo (Classe 2B).
Cosa diranno adesso quegli “esperti”?

A questo punto sarebbe importante che l’OMS procedesse anche alla rivalutazione dei Campi Elettromagnetici, in quanto da più parti si levano voci sulla necessità di inserirli almeno in Classe 2A sulla base di importanti evidenze scientifiche.
Quindi…A quando i CEM in 2A?
Speriamo di non dover attendere venti anni, perché le conseguenze per la popolazione potrebbero essere devastanti!

P.S. In classe 2B rimangono ancora i cetriolini, che però non sono quelli nostrani bensì quelli orientali, i quali subiscono particolari processi di conservazione che generano N-NITROSAMINE…e queste sì che sono possibilmente cancerogene per l’uomo!
Chissà se gli “esperti” di turno, nel disperato tentativo di proteggere gli interessi dell’industria negando l’evidenza, adesso inizieranno ad “aggrapparsi” ai cetriolini!]

14 giugno 2016 – “repubblica.it”

Una ricerca del organismo dell’Oms che si occupa di tumori riabilita l’espresso e il mate dopo i sospetti degli anni Novanta: le sostanze in sé non comportano rischi; che invece derivano dal bere liquidi molto caldi e minacciano l’esofago

LE BEVANDE molto calde, a prescindere dalla loro natura, sono una “probabile” causa di cancro. A diffondere la notizia è stata l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che ha contemporaneamente escluso il caffè e il mate in sè, a meno che non siano bevuti bollenti, dalle possibili cause di tumori. Il verdetto è contenuto nel parere stilato da 20 esperti di tutto il mondo per l’Agenzia per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Oms. “I risultati fanno pensare che il consumo di bevande molto calde sia una probabile causa di cancro all’esofago e che sia la temperatura a essere in causa, piuttosto che la bevanda stessa” ha dichiarato Christopher Wild, direttore del Centro internazionale sulla ricerca sul cancro (Circ/Iarc).

Evitare bibite a 65°C. “Sarebbe meglio quindi evitare bevande a temperature molto alte perché è probabile che possano provocare il tumore dell’esofago”, ha dichiarato ancora Wild. Con la definizione ‘bibite molto calde’ gli studiosi si riferiscono a quelle che vengono consumate a 65°C. “Caffè e thé si bevono a temperature molto più basse nel Nord d’America e in Europa”, ha detto Dana Loomis, epidemiologo del CIRC.

La ricerca ‘assolve’ dunque il caffè, che nel lontano 1991 era stato inserito in un elenco di sostanze che potevano essere cancerogene (classificato come 2 b) in riferimento ai tumore della vescica. Il nuovo report, ora, porta il caffè nella categoria 3 dove non ci sono evidenze di rischio.

Sotto osservazione 500 studi. Lo studio dello Iarc ha messo sotto la lente di ingrandimento 500 studi circa che hanno permesso di declassare il rischio per la bevanda fra le più amate nel mondo. Gli studi degli anni ’90 infatti avevano rilevato un legame tra il consumo di caffè e un maggior rischio di tumore alla vescica. Rischio poi non confermato dalle ricerche degli ultimi 25 anni che, anzi, hanno persino attribuito al caffè un effetto protettivo su due tumori: quello dell’utero e quello del fegato. Il parere per l’Oms, secondo quando si è appreso, considera ‘normale’ un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno da parte di persone che non soffrano di malattie come la cirrosi. Gli esperti in futuro analizzeranno anche le possibili relazioni fra tè e tumori.

Assolto anche il mate. Intanto la ricerca ha assolto anche il mate e per le stesse ragioni del caffè. La bevanda popolare soprattutto in Sud America e in Spagna, se comporta dei rischi non è per le sostanze contenute nella erba con la quale è preparata, ma per l’eventuale alta temperatura durante il consumo; soprattutto se ingerita attraverso cannucce che portino il liquido direttamente nella gola. L’analisi è stata portata avanti in Cina, Iran, Turchia e in alcuni paesi dell’America del Sud, dove il thé e il mate vengono consumati a circa 70° C. Si è messo in evidenza che l’incidenza di casi di tumore aumenta quando vengono bevute queste bevande a temperature molto alte.

Fonte:

oms_per_il_caffe_nessun_rischio_tumore [1]