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“Il 18% soffre di ipersensibilità ai campi”

16 febbraio 2013 – Estratto da un articolo del “Giornale di Reggio” – di Adriano Arati

L’articolo è disponibile per intero al seguente link:
Articolo-Giornale di Reggio-16 febbraio 2013-Elettrosensibili

[Una precisazione: attualmente la zona elettrosmog free certificata della quale si parla nell’articolo non può più essere considerata adatta a chi soffre di ipersensibilità elettromagnetica]

“L’ingegnere Stampacchia: “Ma chi ha dei disturbi non capisce la causa e viene curato per altre patologie”

VILLA MINOZZO – E’ una fetta sempre più alta della popolazione italiana (ma il discorso vale per tutto il mondo occidentale) quella che risente degli effetti dei campi elettromagnetici. Di questo fenomeno ha parlato a Villa Minozzo l’ingegner Marcello Stampacchia, che dal 2002 lavora sui problemi legati alla sistemazione delle stazioni di diffusione del segnale. Inoltre, con la moglie ha creato a Brisighella la prima area elettrosmog free in Italia e in Europa, aperta per circa tre anni. Oggi gestisce un bed and breakfast che vanta un attestato di “elettrosmog free”, rivolto a persone elettrosensibili. «Parlo di conseguenze non letali, ma comunque molto invasive per la vita delle persone. Si calcola che ad oggi circa il 18% della popolazione mondiale soffra di ipersensibilità ai campi elettromagnetici, ed il 99% di queste persone non lo sa, ha dei disturbi di cui non capisce la causa». E l’elenco dei problemi sanitari è lunghissimo: dalle escoriazioni alla pelle alla carenza di sonno, dagli sbalzi di pressione a vari tipi di emicranie, sino ad arrivare – in pochissimi casi gravi – alla leucemia. «Nelle città le persone vivono in un campo elettromagnetico permanente, ma difficilmente si pensa alla presenza di antenne e router wi-fi come causa dei loro problemi», ha spiegato Stampacchia. «Negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento fortissimo nell’uso di antidepressivi (circa il 310%) e di oppioidi analgesici (sul 230%). Ci sono altre cause, dallo stress all’aumento dello spettro di azione dei farmaci? Certamente, ma anche la presenza dei campi elettromagnetici è innegabile. Inoltre, chi viene curato per l’elettrosensibilità rischia di venir curato con trattamenti psichiatrici o psicologici, con le conseguenze del caso». Questi problemi «spesso non hanno soluzioni facili. Anche scoprendo la causa, ed eliminandola dalla propria casa, si deve poi fare i conti con gli strumenti e le attrezzature dei vicini, che possono avere a loro volta effetto. E non sempre è possibile trovare degli accordi. C’è gente che ha dovuto cambiare appartamento, per questo motivo». Stampacchia ha poi ricordato come i campi elettromagnetici hanno varie funzioni, anche come armi: «tutti i paesi più moderni hanno armi elettromagnetiche, in Occidente sono usate da tanti anni, anche in Italia». Ed ha citato una ricerca di un ex ufficiale dei servizi segreti britannici, Barrie Trower, che nel 2001 ha completato uno studio sugli effetti dei campi elettromagnetici, commissionata dai servizi segreti, ed ha parlato dei «numerosi effetti sulla salute dei campi, che in generale deprimono il sistema immunitario». (adr.ar.)”

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